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Cronaca

Scuola, protesta via social del personale di tutta la provincia. I sindacati: "Più docenti e progetti sull'edilizia"

La manifestazione in concomitanza con lo sciopero generale di lunedì 8 giugno: "Serve una programmazione a lungo termine per garantire un futuro agli studenti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LivornoToday

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato da parte dei sindacati riguardo un flash mob via social organizzato dal personale scolastico della provincia di Livorno. 

Un social flash-mob del personale scolastico di tutta la provincia di Livorno in concomitanza allo sciopero generale della scuola proclamato per il prossimo 8 giugno. A tutto il personale della scuola chiediamo di inviarci un'immagine con l'hashtag #riprendiamoinsicurezza: il materiale raccolto sarà pubblicato l'8 giugno sui nostri canali social. Per una scuola davvero sicura servono più docenti e personale ata, meno alunni per classe, maggiori investimenti e la stabilizzazione dei precari sin dal 1 settembre. Impensabile poi avere una scuola al passo con gli altri Paesi europei senza investire risorse importanti per un adeguamento dell’edilizia scolastica: è fondamentale che le scuole riaprano in sicurezza. Proprio questi temi saranno inoltre al centro del documento che consegneremo al signor Prefetto di Livorno nella stessa mattinata di lunedì.

Adesione boom alle 3 assemblee video: oltre 600 persone I temi al centro dello sciopero stanno riscuotendo da tempo l'interesse di un gran numero di lavoratori e lavoratrici. Nelle settimane scorse abbiamo organizzato tre video assemblee con il personale scolastico di tutta la provincia alle quali hanno partecipato complessivamente oltre 600 persone. La scuola – è la convinzione di tutto il personale della provincia di Livorno - deve ripartire al più presto, ma deve farlo in piena sicurezza.

Il manifesto della protesta-2

Prosegue il confronto con amministrazioni comunali e dirigenti scolastici Nelle settimane scorse ci siamo anche confrontati con i dirigenti scolastici e con le amministrazioni comunali per condividere soluzioni da attuare per il ritorno in classe: è quantomai opportuno però un intervento ministeriale per far chiarezza sulle linee guida da attuare per una ripresa delle attività in sicurezza. Chiediamo dunque una programmazione a lungo termine che possa garantire stabilità alle scuole, sia dal punto di vista organizzativo che strutturale.

Lunedì sciopero nazionale - L'8 giugno, come detto, è stato indetto lo sciopero generale di tutto il personale della scuola e dell’area della dirigenza del comparto istruzione e ricerca da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto. L'obiettivo della mobilitazione è rivendicare un solido piano di investimenti per tutto il settore. Tra le nostre richieste anche l'immissione in ruolo a partire da settembre del personale precario con tre anni di servizio: fondamentale infatti risolvere almeno il problema dei posti vacanti (200mila in tutta Italia) per tamponare una situazione che con la ripresa delle lezioni in presenza risulterà drammatica.

Organici ridotti all'osso - Per non parlare della riduzione all'osso degli organici dei docenti: malgrado l'emergenza Covid-19 è stata registrata – solo in Toscana - una riduzione di118 unità. Gli organici dovranno essere rinforzati in maniera importante, anche in considerazione del fatto che saranno necessarie più classi per garantire agli alunni un adeguato mantenimento delle distanze fisiche.

Emergenza insegnanti di sostegno - La didattica a distanza ha fatto emergere tutte le criticità del settore e le situazioni familiari più fragili. In presenza di alunni con diversabilità è necessario che il numero massimo di alunni per classe non sia superiore a 20. La carenza dei docenti di sostegno assume oggi un valore ancor più particolare visto che gli alunni in difficoltà dovranno recuperare una fase di distacco dall’ambiente scolastico e dunque ritrovare un equilibrio per una nuova integrazione con il gruppo di riferimento.

Fondamentale il rinnovo del contratto nazionale - I dirigenti scolastici - che sono i responsabili delle sicurezza di tutto il personale scolastico e degli alunni - devono intervenire sulle responsabilità in materia di sicurezza. Indispensabile, in questo periodo emergenziale, ridurre inoltre il rischio di stress correlato. Le diverse professionalità presenti nel sistema scuola devono essere garantite e incrementate: il rinnovo del contratto nazionale dovrà dunque restituire dignità e rispetto a tutta la comunità educante.

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