Scopaia, dal Pnrr 3,5 milioni di euro per un impianto sportivo polivalente indoor
La domanda del Comune di Livorno è stata ammessa con riserva tra le 155 presentate nell'ambito della missione 'Sport e inclusione sociale'. Il sindaco Salvetti: "Vi verranno praticate almeno tre discipline"
Un nuovo impianto sportivo alla Scopaia. Ad annunciarlo, dopo le anticipazioni nel corso della serata della Festa dell'Unità, nella giornata di lunedì 11 luglio è stato direttamente il sindaco Luca Salvetti che, dalla sua pagina Facebook, ha dato notizia dell'ammissione del Comune di Livorno al finanziamento di 3,5 milioni di euro in merito al bando legato alla missione 5 del Pnrr, ovvero quello relativo a sport e inclusione sociale. Un'ammissione con riserva (insieme ad altre 154 città italiane), come si legge sul decreto pubblicato dal dipartimento dello Sport della presidenza del Consiglio dei ministri, che all'esito del resto della documentazione presentata certificherà l'ottenimento dei fondi a favore dell'amministrazione labronica. Uno stanziamento che, come ha spiegato lo stesso primo cittadino, servirà a predisporre il "progetto per un nuovo impianto sportivo da realizzarsi nell'area di via Spagna".
"Dopo i finanziamenti per l'efficientamento energetico del Teatro Goldoni - ha proseguito il sindaco - il nostro lavoro sul fronte dei bandi Pnrr sta continuando a dare frutti importanti. Dopo i passaggi richiesti per sciogliere tutte le riserve si potrà impostare il lavoro per la realizzazione nel quartiere della Scopaia di un impianto polivalente indoor con almeno 3 discipline sportive praticabili inserito in un parco pubblico a vocazione sportiva". L'area in questione, poco prima di villa Corridi, è quella che si inserisce nel contesto tra via Spagna e via San Marino. Il cluster 1 dell'avviso pubblico - per il quale erano stati stanziati 350 milioni di euro - riguardava infatti la 'realizzazione di nuovi impianti, interventi finalizzati a favorire il recupero di aree urbane attraverso la realizzazione di nuovi impianti sportivi, di cittadelle dello sport, di impianti polivalenti indoor e di impianti natatori da parte di capoluoghi di regione e capoluoghi di provincia con popolazione residente superiore a 20.000 abitanti e Comuni con popolazione residente superiore a 50.000 abitanti'.
