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Cronaca

Scuola in Toscana, aperture e chiusure comunicate da Giani: ecco come saranno disciplinate

Il governatore ha spiegato la nuova disciplina in materia scolastica in base al nuovo Dpcm che entrerà in vigore da sabato 6 marzo: istituti di ogni ordine e grado chiusi in zona rossa, possibilità ai governatori di intervenire quando incide

La Toscana resterà in zona arancione fino al 14 marzo. Lo ha annunciato il presidente Giani nel corso di una diretta Facebook del 5 marzo. Precedentemente il governatore aveva spiegato importanti novità per quanto riguarda la disciplina che regolerà la chiusura delle scuole e la costituzione di un comitato apposito per l'emergenza e la prevenzione scolastica. Un sistema che porterà alla valutazione dei casi nei singoli comuni ogni venerdì fino a quando rimarrà in vigore l'attuale dpcm, ovvero fino al 6 aprile.

Le scuole chiuse in Toscana dall'8 al 14 marzo

Scuole, ecco i casi in cui gli istituti rimarranno chiusi 

"Voglio dire fin da subito - ha spiegato Giani - che la posizione della Regione Toscana è di favorire le scuole aperte perché sono un veicolo findamentale di formazione per i nostri giovani i quali, tra l'altro, non frequentando in presenza vivono delle situaizoni di disagio e depressione. Tuttavia, alla luce del del nuovo Dpcm firmato dal premier Draghi, che per la prima volta consegna ai presidenti di Regione e delle Province autonome un certo potere sulle scuole disciplinato dall'articolo 21, comma 2 dello stesso Dpcm, dobbiamo prendere in considerazione diversi aspetti".

"Quando il Comitato tecnico scientifico ci dice che le varianti del Covid si trasemettono soprattutto tra bambini e adolescenti - continua Giani -, ecco che il presidente della Regione deve agire indipendentemente dal colore in cui si trova. E premesso che in zona rossa tutte le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse, ecco che sono altri tre i casi in cui gli istituti possono essere chiusi con un'ordinanza dei governatori".

Casi che, per facilità di lettura, si possono riassumere nei seguenti punti:

  • nelle province, quando l'incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti,
  • nei singoli comuni, quando si presentano elementi di circolazione di varianti connotate da alto rischio di diffusività o di resistenza ai vaccini e capacità di indurre malattie gravi
  • in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico

Il Comitato per l'emergenza e la prevenzione scolastica

"Scelte non facile - ha concluso Giani - per le quali ho deciso di costituire un comitato di consultazione che si riunitrà tutti i venerdì, intorno alle 17-17.30, e che comunicherà le decisioni prese per il lunedì successivo. Giovedì 4 marzo firmerò una ordinzna per la costituzione del Comitato per l'emergenza e la prevenzione scolastica (Ceps), formato dal sottoscritto, dagli assessori alla Sanità e all'Istruzione, dal direttore e dai tecnici. Siamo in una situazione di vigile preoccupazione perché i contagi sono saliti, le terapie intensive pure e anche i ricoveri, ma da una settimana siamo più o meno sugli stessi valori. In toscana il livello è ancora gestibile, soprattutto se confrontiamo i numeri con quelli dello scorso novembre, ma le nuove varianti e la maggior diffusione tra i bambini e gli adolescenti impongono di mantenere alta l'attenzione e prendere i dovuti provvedimenti.

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