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Venerdì, 29 Settembre 2023
Cronaca Portoferraio

Montecristo, sequestrate attrezzature da pesca posizionate illegalmente nell'area marina protetta dell'Arcipelago toscano

L'operazione congiunta di Guardia di Finanza e Guardia Costiera di Portoferraio a seguito della segnalazione della "Sea Shepherd"

È stata la nave Sea Eagle dell'organizzazione Sea Shepherd a segnalare al nucleo di polizia marittima di Portoferraio la presenza a sud dell'isola di Montecristo di attrezzature da pesca posizionate illegalmente. Ed è grazie alla collaborazione con la Onlus a difesa dell'ecosistema del Mediterraneo che sono intervenute la capitaneria di porto di Portoferraio e la sezione navale della guardia di Finanza, che nella giornata di ieri venerdì 10 agosto hanno così effettuato il sequestro del materiale posizionato illegalmente nelle acque dell'Arcipelago toscano. Un'operazione iniziata alle prime luci dell'alba dal porto di Portoferraio, da dove sono partite la motovedetta GDF V.1200 e la motovedetta CP 725, che ha visto l'impiego di dieci militari impegnati nell'accertamento delle infrazioni, tra cui l'assenza di di contrassegni di individuazione dei pescherecci a cui le attrezzature avrebbero dovuto fare riferimento.

"L'illecito posizionamento degli attrezzi - spiega una nota della guardia costiera -, oltre a violare le vigenti disposizioni in materia di pesca, costituiva potenziale pericolo per la sicurezza della navigazione, per il regolare svolgimento delle altre attività marittime, nonché per le specie marine protette notoriamente presenti in una zona di mare soggetta a particolari tutele ambientali, in quanto ricadente all'interno Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e del Santuario dei Mammiferi Marini Pelagos".

"A seguito dei controlli effettuati dagli equipaggi dei mezzi navali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza - prosegue la nota -, sono state accertate diverse infrazioni stabilite dal Decreto Legislativo n. 4 del 2012, contenente la normativa di riordino in materia di pesca, che prevede per questi illeciti sanzioni pecuniarie fino a 6.000 Euro e la sanzione accessoria della confisca. Pertanto, sono state sottoposte a sequestro 6 reti da posta, per una lunghezza totale di circa 2,5 chilometri oltre a 47 trappole per polpi e crostacei (nasse) collegate tra di loro da oltre 550 metri di cima, per un volume totale di circa 11 metri cubi di materiale".

Gli attrezzi da pesca, sprovvisti di qualsivoglia marcatura e/o segnale identificativo e segnalati con bidoni, bandierine e polistirolo, sono stati recuperati a bordo della Motonave Sea Eagle della Sea Sheperd Italia, per il successivo sbarco nel porto di Piombino. "L'operazione di sequestro effettuata in stretta sinergia dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera - conclude la nota - ha consentito di interrompere una situazione di illecito sfruttamento della risorsa ittica e si inquadra nell'ambito delle più ampie attività di sorveglianza e monitoraggio condotte dagli Organi dello Stato a tutela della risorsa ittica, dell'ambiente, della collettività e quindi del superiore prioritario interesse pubblico".

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