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Cronaca

Sicurezza, l'analisi del questore: "Livorno è migliorata, chi dice il contrario forse strumentalizza il tema"

Il numero uno della questura, Lorenzo Suraci: "La città è più vivibile, i controlli costanti e i reati in calo. La percezione è diversa? Colpa anche di chi diffonde messaggi sbagliati. A partire dalla politica"

I reati sono in calo, i controlli costanti e la città più vivibile, ultimamente anche in zone considerate critiche come piazza Garibaldi. Insomma, senza il bisogno di snocciolare numeri, ma semplicemente pattugliando le strade e pesando le relazioni degli agenti, lo si può dire senza il timore di sbagliare: Livorno è una città più sicura. Anzi, chi sostiene il contrario, a partire dalla politica senza distinzione di colore, forse strumentalizza un tema che pochi altri possono dire di conoscere meglio di lui. L'analisi è del questore di Livorno, dottor Lorenzo Suraci, che nella mattina di giovedì 3 ottobre ha voluto incontrare gli organi di stampa per fare un punto della situazione necessario anche al fine di lanciare un messaggio tranquillizzante ma che, ovviamente, non farà certo calare la soglia di attenzione e l'attività di prevenzione sul territorio

Il questore Suraci: "Reati in calo, Livorno è migliorata anche in zone come Piazza Garibaldi"

"Mi sembra che nell'ultimo anno la situazione sia migliorata - ha attaccato Suraci -, potremmo dirlo semplicemente guardando i numeri dei reati in calo, ma è pattugliando costantemente le strade che se ne ha la percezione. Il presidio del territorio sta dando i suoi frutti e le relazioni degli agenti sono sempre meno voluminose. Questo non vuol dire che i poliziotti lavorino meno, ma che anzi i controlli stiano funzionando. Anche in zone critiche come piazza Garibaldi, dove sono passato la scorsa notte intorno alle 2 e ho trovato soltanto una persona dietro le baracchine. Mi sono sentito tranquillo".

Sicurezza, un tema troppo spesso strumentalizzato

"Certo - ha proseguito Suraci - non voglio dire che qualche problema non ci sia, come nel quartiere Coteto dove effettivamente si è registrato un incremento di furti, ma non bisogna lanciare messaggi fuorvianti o soltanto negativi. Per esempio la scorsa notte, proprio in Coteto, è stata denunciata una persona per ricettazione e il motorino, rubato, è stato restituito al proprietario. Come l'auto usata nel tentativo di rapina al Caffè Carducci, recuperata e tornata in possesso di chi aveva subito il furto. E i rom che avevano avvicinato la ragazzina a scuola? Individuati in un attimo e allontanati. Ecco, non sono affatto stupidaggini. Anzi, sono la dimostrazione dell'efficacia della presenza sul territorio. Se non si ha la giusta percezione della sicurezza in città, forse è perché qualcuno strumentalizza il tema. La politica? Anche, ma non solo. E forse bisognerebbe lanciare messaggi più tranquillizzanti".

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"Movida e spaccio? La prevenzione è più importante della repressione"

"Come rispondo a chi si lamenta della movida e dello spaccio? Che esistono in ogni città questo non vuol dire che si debba tollerarle - ha precisato il questore di Livorno - ma sono convinto che la prevenzione sia fondamentale, anche più della repressione. Per esempio, negli anni sono stati sequestrati quintali e quintali di droga, sgominate bande, arrestate persone e non mi sembra che sia stato debellato lo spaccio di sostanze stupefacenti. Finché il problema non si risolve a monte, prevenendolo, si continuerà a spacciare perché ci sarà chi fa uso di droga. Ecco l'importanza delle campagne che, anche noi, facciamo nelle scuole: dobbiamo far capire ai ragazzini, fin da piccoli, quanto le droghe facciano male. Così come l'abuso di alcol".

"Sì alle telecamere, non possiamo mettere un poliziotto per ogni casa"

"Di certo - ha concluso Suraci - per garantire la più ampia sicurezza serve la collaborazione di tutti, perché noi non possiamo mettere un poliziotto davanti ad ogni portone di casa o in ogni scuola. Magari, quindi, sarebbe bene che i privati si dotassero di strumenti di difesa passiva, come allarmi e telecamere. Oltre a fungere da deterrente, possono aiutare ad individuare gli autori dei reati, come successo grazie a quell installate dal Comune che sono collegate con la nostra centrale operativa e con quella dei carabinieri. Il controllo di vicinato? Se ne sta parlando, ma è materia di ordine pubblico. Ogni sistema ulteriore di prevenzione e controllo del territorio che possa darci una mano è comunque ben accetto, ma la segnalazione dei cittadini al 113 e al 112 resta il sistema migliore per il pronto intervento".

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