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Cronaca

Tamponi Covid, il sindaco di Cecina Lippi: "Basta ostruzionismo sulle competenze per effettuarli, si utilizzino tutti gli strumenti"

Il primo cittadino si rivolge al presidente della Regione, Eugenio Giani, chiedendogli di intervenire in questa delicata fase di emergenza utilizzando tutte le professionalità a disposizione

Tre richieste, in merito alle quali il sindaco di Cecina Samuele Lippi chiede al presidente della Regione, Eugenio Giani, di riflettere in questo particolare momento di emergenza. Il tema sollevato dal primo cittadino è quello relativo all'effettuazione dei tamponi Covid e, in particolare, si sofferma su tre aspetti: consentire agli operatori Oss di poter fare i tamponi, consentire che l’infermiere possa supervisionare le attività degli Oss e validare i test genetici, superare l’ipocrisia del contratto di lavoro degli infermieri e consentire anche a loro di poter lavorare al di fuori dell’attività ospedaliera. Punti che il sindaco Lippi ha evidenziato in una nota diffusa nella giornata di oggi, domenica 16 gennaio e che chiede al governatore di affrontare seriamente "visto il particolare momento che stiamo vivendo". 

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"All'inizio della pandemia - ha detto - i tamponi erano un miraggio, i protocolli erano rigidissimi e molto spesso non riuscivamo a farli se non in casi eccezionali. Col tempo il monitoraggio è diventato sempre più diffuso, infatti in Italia si fanno oltre un milione di tamponi al giorno aggiungendo a quelli molecolari dei lavoratori sanitari anche quelli antigenici veloci che vengono tranquillamente venduti nei supermercati e negozi di cinesi. Credo - ha aggiunto - che sia arrivato il momento di superare l’ostruzionismo sulle competenze per svolgere i tamponi, sia per la quantità di professionisti a disposizione, sia a causa del virus che colpisce molti operatori e che comporta una carenza di personale infermieristico negli ospedali. Basta con le ipocrisie dato che abbiamo usato medici Usca, non laureati, per fare controlli in casa".

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Lippi: "Incomprensibile che in un momento come questo di emergenza nazionale non si utilizzino tutti gli strumenti a disposizione"

Secondo il sindaco Lippi infatti non è né comprensibile né accettabile che in un momento come questo, di emergenza nazionale, "non si utilizzino tutti gli strumenti a disposizione". "Per questo chiedo - ha proseguito - per primo, di consentire agli operatori Oss, così come ai volontari specializzati del 118 che ogni giorno ci salvano la vita sulle ambulanze, dietro adeguata formazione, di poter effettuare i tamponi, perlomeno quelli di massa. Secondo, consentire che l’infermiere possa supervisionare le attività degli Oss e validare i test genetici, visto che la maggioranza delle persone se lo fa in casa e non ci vuole uno scienziato per poter leggere 1 o 2 linee".

"Terzo - conclude quindi Lippi -, superare l’ipocrisia del contratto di lavoro degli infermieri e consentire anche a loro di poter lavorare al di fuori dell’attività ospedaliera, in particolare nelle abitazioni, tenuto conto della professionalità che hanno acquisito, fornendo così un servizio che oggi è scoperto. Non è comprensibile il motivo per cui ai medici sia consentito di esercitare la libera professione, ma agli infermieri no".

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