Studentesse prese per i capelli e spintonate, accuse a una bidella delle scuole superiori. Il preside: "Verifiche interne"
Dopo gli episodi testimoniati dai ragazzi e dalle ragazze di un istituto superiore della città, il dirigente assicura: "Se riscontreremo la fondatezza delle segnalazioni, procederemo nel merito"
Una vicenda tutta da chiarire. Perché, lo sostiene anche chi nel sindacato si occupa di scuola, formazione, istruzione, educazione e ricerca, le accuse sono piuttosto gravi e preoccupanti. Quelle mosse nei confronti di una collaboratrice scolastica di un istituto superiore di Livorno dal comitato studentesco Scuola di carta che, sulla base delle testimonianze di ragazzi e ragazze, ha denunciato "ripetuti comportamenti violenti o in violazione della privacy" messi in atto, appunto, da una bidella. "Abbiamo appreso di quanto segnalato dal Comitato nella tarda serata di lunedì 18 settembre - ha spiegato ieri, martedì 19 settembre, nel il dirigente scolastico dell'istituto (di cui omettiamo il nome per tutelare la privacy degli studenti, tra cui molti minori) - senza essere stati contattati direttamente. L’istituto sta lavorando per verificare la fondatezza delle segnalazioni ed eventualmente procedere nel merito".
"Tirata per i capelli da una bidella", choc alle scuole superiori: la denuncia del collettivo studentesco
Virgili (Flc-Cgil): "Personale Ata carente e sotto stress, ma nessuna condizione giustificherebbe eventuali soprusi"
Segnalazioni di soprusi che raccontano di scioccanti tirate per i capelli nel corridoio, spinte, strattoni e, in certi casi, anche aperture improvvise delle porte dei bagni durante l'utilizzo degli stessi da parte di studentesse. Tutte situazioni da verificare, motivo per cui la scuola ha già avviato un'indagine interna. "Ed è da lì che bisogna partire - il commento di Veronica Virgili, segretaria Flc-Cgil, comparto sindacale che si occupa, tra l'altro, dei lavoratori nelle scuole - perché è bene appurare come siano andati i fatti di fronte ad accuse così gravi. Dei suddetti episodi, ad ogni modo, non abbiamo avuto notizia. Anzi, tra personale Ata e studenti c'è sempre stata molta solidarietà, con tanto di manifestazioni a sostegno degli uni verso gli altri".
"Certo - continua Virgili - le problematiche dei collaboratori scolastici e del personale Ata più in generale sono enormi, con una carenza di organico cronica che non garantisce adeguati livelli di sorveglianza né di pulizia. Spesso si lavora in condizioni estreme, sotto stress, con tanta fatica. E su questi aspetti è forte la nostra battaglia per garantire condizioni migliori. Ma, anche allo stato attuale delle cose, certe accuse, se confermate, non avrebbero la benché minima giustificazione"