Terme del Corallo, al via il restauro del gioiello liberty. Salvetti: "Sarà la porta d'ingresso della città"
Aperti i cantieri nel padiglione mescita e nel giardino centrale, lavori in un anno per un importo di 2 milioni di euro. Poi l'abbattimento del cavalcavia e il restyling di piazza Dante. Eike Schmidt: "Recupero straordinario"
Le acque termali ormai sono un lontano ricordo e tale rimarranno, ma quel gioiello in stile liberty abbandonato e nascosto da un mostruoso cavalcavia tornerà a splendere. Diventando, anzi tornando a essere, "la porta d'ingresso della città", quelle Terme del Corallo che a inizio Novecento accoglievano turisti e vacanzieri da tutta Italia, reali compresi. Si trasformeranno, rimanendo però fedele al progetto originario di Angiolo Badaloni, negli Uffizi del Mare", naturale connessione culturale tra Firenze e Livorno quale già fu all'epoca dei Medici.
Un'idea nata dalla precedente amministrazione nel 2016, portata strenuamente avanti dalle associazioni di volontariato e, infine, concretizzata dall'amministrazione Salvetti. Entusiasta, come tutti i presenti, quando ieri, giovedì 22 luglio, è stato ufficializzato l'avvio dei cantieri, partiti in realtà a fine giugno scorso, che hanno dato vita al restauro del padiglione mescita (clicca qui per tutti i dettagli), prossima sede di mostre e conferenze. Un intervento da oltre 2 milioni di euro che comprende anche il recupero di una delle due biglietterie e del colonnato lato nord, insieme al giardino centrale del parco. Lavori che, si stima, dureranno un anno e saranno seguiti dall'abbattimento del cavalcavia (entro tre mesi si conoscerà il progetto della viabilità alternativa) e dal completo restyling di piazza Dante.
Salvetti: "Ringrazio i volontari, hanno trainato le amministrazioni"
"Voglio prima di tutto ringrazio Silvia Menicagli dell'associazione Terme del Corallo onlus e Pino Pera di Reset - esordisce il sindaco davanti a una folta platea -: sono l'esempio di come volontari e cittadini possano fare da traino alle amministrazioni. La giornata di oggi (ieri, ndr) è un passo decisivo di un più ampio progetto di riqualificazione urbana che coinvolge questa parte della città e che porterà alla nascita degli Uffizi al Mare. Questa struttura liberty, che sarà ulteriormente valorizzata dall'abbattimento del cavalcaferrovia, diventerà il fulcro dell'attività culturale livornese, crocevia di turisti e una porta d'ingresso alla città finalmente degna e strutturata. La Livorno turistica nel '900 partiva da qui e tornerà ad essere così. Ringrazio tutti quelli che ci hanno messo sudore e lacrime".
Eike Schmidt: "Recupero di uno straordinario bene architettonico e paesaggistico"
E le lacrime scendono davvero, a molti e soprattutto a Pino Pera, quando ai volontari arriva il ringraziamento personale del direttore degli Uffizi, Eike Schmidt. "Saluto con grande emozione tutti i presenti - dice - e sopratutto tutti i livornesi. Questa è una fase cruciale dello sviluppo, del recupero di uno straordinario bene architettonico e paesaggistico. Ci sono relazioni strettissime tra Firenze e Livorno, fin dai tempi dei Medici. Dunque questo progetto è fondamentale per gli Uffizi diffusi, è storicamente giustificato, è una cosa naturale, che non vedo l'ora di veder realizzata. Ringrazio il volontariato senza il quale non saremmo qui".
Simone Lenzi: "Livorno è questa, un gioiello. E ce lo meritiamo"
Melania Lessi, direttrice e progettista dei lavori, illustra l'intervento da 2,2 milioni di euro, poi l'assessore alla cultura Simone Lenzi spiega le sue emozioni: "La mostra di Modigliani e questo sono quei momenti in cui si capisce che la città sta ritrovando se stessa. Questo edificio prese fuoco nel 1968 e da allora ce lo siamo dimenticati, come quando si nasconde la cenere sotto il tappeto. Ma non si giudica la storia col senno di poi. Io ho due sogni: uno è questo, l'altro è il waterfront perché le città si misurano dai biglietti di ingresso. Livorno è questa, un gioiello e ce lo meritiamo".
Antonio Mazzeo: "Le associazioni hanno guidato le scelte della politica"
"Una giornata bella per tutta la Toscana - aggiunge il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo -, vedo gli sguardi, gli abbracci, le associazioni che hanno guidato le scelte della politica. Il 30 dicembre del 2020 eravamo qui: pioveva, faceva freddo e in quella giornata sembrava un sogno. Oggi siamo ancora qui, i lavori sono lì, ci sono e ringrazio i lavoratori. Questa diventerà la porta di Livorno e della Toscana".
Giuseppe Pera: "Il restauro delle terme un'opportunità di riscatto sociale"
Poi il saluto finale dei volontari, con Silvia Menicagli che annuncia anche il restauro della fontana grazie all'associazione Terme del Corallo Onlus e Pino Pera di Reset che esalta anche il valore sociale dell'intero progetto di riqualificazione: "Qui lavoriamo con i detenuti nell'ambito del progetto 'Mi riscatto per il futuro' - dice -e due di questi sono stati assunti proprio da Frangerini, la ditta incaricati dei lavori. Avranno una seconda chance e come loro tutti quei ragazzi che il tribunale minori manda qui da noi. Per me sono come figli".