Gatti uccisi e decapitati, la taglia gli animalisti: "Ricompensa da 5mila euro per chi sarà d'aiuto alle indagini"

Teste di gatto ritrovate lungo la strada e nei parchi pubblici, una criminologa incaricata di indagare su quanto sta accadendo e una taglia di 5mila euro (inizialmente erano 3mila, ndr) per chi darà informazioni utili alle indagini. Questo è quanto sta accadendo a Livorno ultimamente, ovvero da quando nell'ottobre del 2021 vennero rinvenute a Montenero in zona Pianacce le teste di due mici. Episodi inquietanti, ma che sembravano sporadici fino a quando però non è emerso, attraverso le indagini, che le sparizioni dei gatti (una cinquantina in totale), risalivano addirittura a inizio marzo e che un'altra testa era stata trovata anche all'interno di villa Maurogordato.  

Teste di gatto a Montenero, gli animalisti presentano un esposto in Procura: "Indagare su riti satanici" 

Il Comune, attraverso la vicesindaco Libera Camici, ha detto di voler "far luce sulla questione" e nell'attesa che le indagini possano individuare gli autori di questi gesti macabri, l'Ordine dei medici veterinari della provincia di Livorno ha dato incarico, come riportato dal Tirreno, alla criminologa Giovanna Bellini di investigare su quanto accadendo e studiare il profilo dei criminali che si nascondono dietro questa vicenda. Il caso, ultimamente, è finito anche a "La vita in diretta" e anche le associazioni animaliste non sono rimaste a guardare garantendo una ricompensa a chiunque fornirà indicazioni per la cattura degli autori di questi gesti orribili.  

Teste di gatti ritrovate a Livorno, gli animalisti: "5mila euro a chi aiuterà a rintracciare i responsabili di questi crimini"

"L'Associazione italiana difesa animali ed ambiente ha aumentato da 3 a 5mila euro la ricompensa per chi aiuterà ad individuare e denunciare alla pubblica sicurezza i responsabili di questi crimini e per chi con la propria testimonianza farà condannare in via definitiva i responsabili". L'Aidaa spera di spronare, con questo incentivo, tutte quelle persone che sanno qualcosa a riguardo delle teste ritrovate ma che ancora non hanno voluto parlare: "Lo sappiamo che quella della ricompensa è un metodo piuttosto crudo, ma non non vogliamo agire fuori dalla legge. Non accettiamo segnalazioni anonime, ma prendiamo in considerazione quelle che porteranno alla condanna definitiva di questi criminali. È vero - conclude la nota -, la gente dovrebbe andare a denunciare per senso civico, ma a volte una piccola ricompensa può aiutare a sciogliere le lingue. Qui siamo di fronte a un crimine che non può e non deve restare impunito".