Basket | Tifosi Pielle contro Marino, i Rebels: "Provocatore professionista. Noi non siamo santi, ma neanche il male assoluto"

Non si è fatta attendere la presa di posizione dei Rebels, la tifoseria organizzata di sponda Pielle, a meno di 48 ore da quanto successo con Tommaso Marino, play di Legnano. Il giocatore biancorosso infatti era stato avvicinato da alcuni sostenitori biancoblù con la scusa di una foto ma proprio in quel momento erano partiti nei suoi confronti una serie di insulti. Oggi, martedì 21 marzo, lo stesso Marino ha provato a chiudere la questione dicendosi pronto a incontrare chi l'ha offeso per capire i motivi di questo gesto. Poco dopo ecco la pronta risposta Rebels con un lungo comunicato pubblicato sui propri canali social: "Abbiamo visto ipocrisie ovunque e da chiunque con le quali è semplice farsi belli, ma anche tanti messaggi divertiti di singoli, di tifoserie e anche di giocatori che ovviamente non hanno intenzione di esporsi alla mannaia della gogna mediatica dei benpensanti da tastiera. Come mai? Quindi non siamo i soli a non averlo simpatico il bravo Tommaso?". 

Poi l'affondo: "Marino è un provocatore professionista prima di essere un giocatore, che si è inventato un ruolo da social influencer per il quale qualsiasi attenzione su di lui genera visibilità e guadagni per I suoi canali social e la sua linea di abbigliamento. E ci sa fare anche bene. Protagonista di diversi episodi non solo a Livorno, ma in tanti campi d’Italia, come lo scorso anno da noi, dove ha dato il meglio di sé regalando dei gesti alla tifoseria livornese che farebbero inorridire tutti i sacrestani e le perpetue che ora lo difendono sui social". 

"Non siamo dei santi - continuano i Rebels, ma neanche il male assoluto. Siamo conosciuti in tutta Italia anche per le cose belle che facciamo: il furgone di aiuto ai terremotati, il sostegno alla associazione di disabili bolognese, gli aiuti per l'alluvione che colpì Livorno, la raccolta alimentare, le calze della befana per i bambini. Siamo solo persone che vogliono rispetto. Tantissimi giocatori avversari bersagliati dal nostro tifo, a fine partita si sono soffermati sotto la Curva Sud ad applaudirci. Rispetto genera rispetto. Non accettiamo critiche, specialmente da chi dovrebbe guardare nel proprio giardino e cavalca la cosa per avere un po' di visibilità. Ciao Marino, in fondo e nonostante tutto, ti vogliamo anche un po' di bene. Un giorno ti permetteremo di offrici una birra".