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Cronaca

Degrado nelle case popolari, l'ex assessore Apolloni (M5s): "Non ci sono soluzioni definitive, solo riduzione del danno"

L'intervento dell'esponente pentastellato sulla situazione degli alloggi Erp in via Gobetti e via Amendola: "I problemi erano già evidenti quando il Comune consegnò gli appartamenti a Casalp"

Umidità, allagamenti, scarichi mal funzionanti e alla fine pure un'invasione di topi. Il degrado in cui versano alcune case popolari, per altro di recente costruzione, nel quartiere Corea è noto da tempo. A sottolinearlo è stato anche l'assessore al sociale Andrea Raspanti, promettendo, dopo la visita di martedì 11 febbraio in via Gobetti e in via Amendola, una tempestiva "sanificazione e messa in sicurezza" delle abitazioni. Una situazione "vergognosa", denunciata anche dal capogruppo di Fratelli d'Italia, Andrea Romiti ("Farò un'interpellanza per chiedere un pronto intervento") e sulla quale è intervenuto anche l'ex assessore al sociale M5s, Leonardo Apolloni (nella foto), precisando tuttavia come il problema non sia di facile soluzione.

Apolloni (M5s): "Criticità evidenti già alla consegna delle case" 

"Quello che hanno questi edifici - spiega Apolloni - non è una malattia acuta per cui esiste una cura che porta alla guarigione, ma una malattia cronica che si gestisce e tiene sotto controllo con attenzione e cure costanti, ovvero con risorse pubbliche". Tradotto: "Non ci sono soluzioni definitive, ma solo riduzioni del danno". Insomma, per l'ex assessore comunale gli abitanti di Corea dovrebbero farsene una ragione: i problemi da loro denunciati e verificati dall'amministrazione comunale non si risolveranno mai del tutto.

Raspanti: "Patrimonio Erp vecchio e fatiscente"

Le ragioni stanno a monte di una questione che Apolloni definisce evidente fin dall'inizio: ovvero, case progettate e costruite male. Nel gennaio 2016, quando gli immobili sono passati dal Comune a Casalp e, contestualmente, consegnati alle famiglie assegnatarie, secondo quanto racconta Apolloni i problemi erano già chiari: "Quegli edifici costruiti a partire dal 2009 - spiega l'ex assessore pentastellato - sono nati viziati da criticità riscontrabili con assoluta oggettività già al momento del passaggio di consegna tra il Comune e Casalp".

"Molte cose sono state fatte, ma hanno solo ridotto il danno"

Mentre amministrazione comunale, Casalp e Aamps adesso si affrettano per risolvere l'emergenza sanitaria, Apolloni ricorda tuttavia che già nel settembre 2018 i cittadini si erano rivolti al Comune per manifestare il loro disagio. "Le infiltrazioni e la conseguente umidità segnalate dagli inquilini - continua l'ex assessore - hanno indotto ad effettuare dei sopralluoghi e Casalp ha ravvisato una rilevante criticità legata alle perdite derivanti dalle colonne di scarico, oltre a un consistente incremento della popolazione murina. Inoltre, il non corretto ancoraggio dei sistemi di scarico delle cucine e dei bagni causava ripetuti allagamenti che, danneggiando gli alloggi con particolare riferimento ai soffitti ed alle pareti in cartongesso, avevano richiesto, nella maggior parte dei casi, la sostituzione".

"Servono interventi costanti per contenere le criticità 

Allora, ricorda ancora Apolloni, "Casalp si era dovuta attivare direttamente in tutti quei casi in cui si rendeva necessario un intervento urgente. Capisco l'esasperazione di una residente che sostiene, oggi come allora, che non sia mai stata fatta una cosa concreta. Purtroppo non è così: molte cose sono state fatte, ma hanno solo ridotto il danno". "Il mio augurio per i residenti degli alloggi Gobetti/Amendola - conclude l'ex assessore al sociale - è che si riesca a mantenere alta l'attenzione e si predispongano interventi costanti anche da parte di questa amministrazione per tentare di mantenere le criticità entro un livello accettabile".

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