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Cronaca

Torre della Cigna, protesta delle famiglie sotto al Comune. Potere al Popolo: "Vergognosa la proposta dall'amministrazione"

Il presidio contro la decisione da parte della giunta di sistemare alcuni nuclei familiari in appartamenti della Caritas e della Misericordia a partire da marzo

"La proposta del Comune per gli occupanti della Torre della Cigna è vergognosa e creerà un disagio sociale di grande portata". Parole di Potere al Popolo che oggi, lunedì 18 gennaio, ha partecipato al presidio organizzato da Asia Usb sotto al Comune insieme ad alcune famiglie che, attualmente, hanno trovato una sistemazione all'interno dell'edificio in via degli Acquedotti. La manifestazione era stata indetta dal sindacato per protestare contro la soluzione, prospettata dall'amministrazione comunale, di spostare le famiglie che ne hanno diritto in alloggi della Caritas e della Misericordia a partire da marzo: "Non si tratterà di uno sgombero - aveva sottolineato l'assessore Raspanti -, ma di una soluzione pacifica di comune accordo con le varie persone all'interno della Torre". 

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Torre della Cigna, Potere al Popolo: "Una sistemazione definitiva per le famiglie"

Il partito spiega i perché di questa critica all'amministrazione: "L'occupazione della Cigna ha offerto per alcuni anni alle famiglie un alloggio provvisorio abbandonato in attesa di partecipare ai bandi e soprattutto vedersi assegnare quanto spettava loro: una soluzione abitativa definitiva. Riteniamo irricevibile per tutta la città e i suoi concittadini in emergenza, la proposta vergognosa che il Comune ha intenzione di mettere in atto a seguito delle trattative private con i proprietari dell'immobile lasciato all'incuria e all'abbandono per decenni. La volontà dell'amministrazione comunale non è quella di dare continuità al percorso virtuoso che Asia Usb ha portato avanti da anni, ma creare un disagio sociale di grande portata. Il vero problema tuttavia è la carenza di alloggi popolari dovuta alla svendita compiuta in tutti questi anni dalle amministrazioni che si sono susseguite. C'è assoluto bisogno che anche a livello regionale, si torni a costruire edilizia pubblica". 

"Il Comune non può delegare i problemi agli enti caritatevoli"

Potere al Popolo quindi si schiara al fianco delle famiglie occupanti: "Abbiamo cercato di essere uno strumento utile e concreto per arginare le mancanze strutturali della politica, dell'amministrazione comunale, dell'ente Comune e della sua burocrazia e dei requisiti regionali irraggiungibili per la carenza di soluzioni. Siamo disponibili a una interlocuzione al fine di trovare una soluzione permanente e dignitosa nei confronti di chi ha diritto ad una casa, con l'accordo delle famiglie e del sindacato che le segue. Il Comune deve prendersi obbligatoriamente carico di questa situazione e non può delegare i problemi agli enti caritatevoli. Le famiglie che vivono questi problemi, non vogliono la carità ma chiedono soltanto ciò che gli spetta di diritto e soltanto un ente pubblico, e quindi rivolto a tutti i cittadini indistintamente, può rispondere e lavorare per soddisfare questa richiesta primaria". 

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