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Cronaca

Torre della Cigna, Raspanti e Salvetti: "Uno sgombero prematuro metterebbe a rischio anche il blocco della Chiccaia"

L'assessore e il sindaco: "Ognuno deve fare la propria parte e metterci nelle condizioni di definire un cronoprogramma che permetta una soluzione pacifica della questione"

"Lo sgombero della Torre della Cigna avverrà il 12 dicembre" aveva annunciato, nel tardo pomeriggio di lunedì 18 novembre, Asia Usb con un post su Facebook. Parole che, come era logico aspettarsi, in poco tempo sono arrivate sia agli abitanti della struttura che a palazzo civico. La situazione tuttavia, stando alle parole dell'assessore al Sociale Andrea Raspanti, potrebbe però essere diversa: "Il 12 dicembre è in programma un sopralluogo, già previsto da ottobre, da parte dell'ufficiale giudiziario e di questo Asia Usb era informata". Niente sgombero quindi a dicembre? A regola sì, ma in questa contorta e complicata vicenda è estremamente difficile avere un quadro chiaro di come stiano realmente i fatti. Le parole di Asia Usb comunque hanno fatto scattare un campanello di allarme ed è per questo che, nel tardo pomeriggio del 19 novembre, lo stesso Raspanti e il sindaco Luca Salvetti hanno tentato di fare un punto della situazione ribadendo, con un chiaro messaggio indirizzato a Immobiliare San Teodoro (proprietaria di una larga parte della struttura, ndr), che "ognuno pensi a fare la propria parte". 

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Assessore e sindaco non usano molti giri di parole provare a riassumere la vicenda: "Abbiamo chiarito fin da subito che il Comune non è nelle condizioni, oggi, di gestire uno sgombero di queste proporzioni, che oltretutto rischierebbe di far saltare la delicata e non meno importante operazione di liberazione del blocco della Chiccaia. Abbiamo investito dall'inizio nel dialogo come strumento di composizione dei diversi interessi in campo, sottolineando come, dal nostro punto di vista, quello pubblico debba essere considerato preminente. Siamo al lavoro, quotidianamente, per definire un cronoprogramma che permetta una soluzione pacifica della questione. Confidiamo che possa essere condiviso da tutti gli attori di questa difficile vicenda". 

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