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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Toscana Pride, Livorno esce "fuori e controvento": in 20mila per i diritti di tutti. Video e Foto

Tantissime le persone alla parata Lgbtqia+ e altrettante ai margini della strada a sostenerle. Trentamila secondo gli organizzatori che gridano "No all'odio e alle discriminazioni"

Trentamila, come stimato dagli organizzatori, forse non sono. Ma almeno 20mila sì, eccome. Fra chi sfila al Toscana Pride 2022 da piazza della Repubblica alla Terrazza Mascagni, e chi, ai lati delle strade, magari cercando un angolo d'ombra, la parata Lgbtqia+ la sostiene con gli stessi cartelli, bandiere, collane arcobaleno, canti e balli di chi sfida il caldo per rivendicare i diritti di tutti.

Toscana Pride 2022, Livorno è un'onda arcobaleno: le foto della parata

Già, perché quei venti o trentamila che siano per le strade di Livorno, a partire dalle 16 di ieri 18 giugno, di caldo ne hanno sopportato come mai in questa fine di primavera che è già estate piena. Un'afa pazzesca che non ha fermato la voglia di manifestare,di urlare per "sacrosanti diritti non ancora riconosciuti", di restare sempre "fuori con il nostro orgoglio e la nostra viabilità e controvento resistendo ad ogni tentativo di cancellarci, invisibilizzarci, normalizzarci".

"Oggi a Livorno eravamo 30mila - dicono gli organizzatori -, non ci aspettavamo una partecipazione così ampia. Abbiamo scritto una pagina di storia di questa città e della nostra Toscana. Grazie a tutte le persone che con la loro presenza hanno voluto testimoniare l'impegno quotidiano nella lotta alle discriminazioni e all'odio. Insieme alla società civile alleata e presente in massa, la comunità arcobaleno ha dato una risposta colorata e pacifica ai venti d'odio che soffiano già da qualche tempo sul nostro Paese"

Una parata coloratissima, pacifica, ordinata, rispettosa. Tantissime le famiglie, genitori con bambini, nonne e zii. "A chi vuol farci indietreggiare sulla strada dei diritti - si è detto ancora dal palco della Terrazza -, a chi applaude per aver affossato una legge di civiltà, a chi costruisce la propria politica sui 'no' e sui muri, abbiamo fatto sentire la nostra voce forte ed unita. Chi ci descrive come una minaccia all'ordine pubblico e al pubblico decoro, chi ci vorrebbe silenti e conformi, oggi ha perso".

Alla testa del corteo, a tenere lo striscione del comitato organizzatore, c'erano anche il sindaco della città Luca Salvetti e l'assessore regionale Alessandra Nardini. Con loro, la rappresentanza delle 130 istituzioni che hanno dato il patrocinio alla manifestazione, molti dei quali con fascia tricolore e gonfalone. Un'invasione gaia caratterizzata dalla presenza di 9 carri di cui 6 delle associazioni del Comitato: Agedo, Arcigay Livorno, Arcigay Firenze "Altre Sponde" Ireos comunità queer autogestita, Arcigay Arezzo-Chimera Arcobaleno e l'immancabile trenino delle Famiglie Arcobaleno.

"Oggi - le parole del presidente del comitato organizzatore, Luca Dieci - è soprattutto il giorno in cui chiediamo, in italia, i nostri diretti. Che ultimamente siamo stati a un passo da toccarli ma che ci sono stati ancora una volta negati. Il vento che ci soffia contro è il libeccio, il vento contrario che smuove le barche: ma noi usciamo fuori e lo cavalchiamo a chiedere ancora quello che ci spetta di diritto".

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