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Cronaca

Coronavirus, Toscana al limite della zona rossa. Mazzeo: "Ecco cosa serve per evitarla, ma il picco sembra passato"

Il presidente del consiglio regionale: "Nel bollettino di giovedì 24 marzo dovranno esserci meno di 1599 nuovi casi, ma sono importanti anche l'indice Rt e gli altri indicatori"

La Toscana rischia di entrare nuovamente in zona rossa nella settimana che porterà alla Pasqua. I dati provenienti dalla cabina di regia, infatti, restituiscono un quadro che pone la regione al limite in molti dei 21 indicatori sui quali il Comitato tecnico scientifico prenderà una decisione venerdì prossimo 26 marzo, a partire dall'incidenza dei positivi che balla intorno alla soglia dei 250 casi ogni 100mila abitanti. A confermarlo è il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, che spiega quali condizioni debbano verificarsi per rimanere ancora in zona arancione.

"In base ai dati di questa settimana - scrive Mazzeo su Facebook -, per evitare di andare automaticamente in zona rossa per via del superamento della soglia dei 250 casi ogni 100mila abitanti è necessario che i contagi di giovedì 25 marzo siano inferiori a 1599. Oltre all'incidenza, però, la decisione finale sarà presa venerdì dal Cts e questa dipenderà anche dall'Rt calcolato sui sintomatici e altri 21 indicatori. In base alla decisione del Cts, il presidente Giani deciderà poi se istituire zone rosse locali". 

Coronavirus Toscana, zone rosse e comuni a rischio chiusure: la mappa 

"Finora - prosegue Giani - siamo una delle poche regione che dopo Natale non è mai andata in zona rossa, siamo stati i primi ad aprire le scuole l'11 gennaio e grazie alle zone rosse locali siamo stati in grado, finora, di evitare provvedimenti generalizzati più restrittivi, nonostante le varianti, salvaguardando le attività economiche e la formazione dei ragazzi e dei bambini nelle province dove l'incidenza del contagio era più bassa".

"Come ha detto stamani in Consiglio il presidente Giani - conclude Mazzeo - i dati degli ultimi giorni fanno pensare che il picco sia stato superato, ma manteniamo alta la guardia, usiamo la mascherina, evitiamo assembramenti, igienizziamo le mani e rispettiamo le regole. Vorrei ringraziare ancora una volta i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari per il lavoro egregio che stanno facendo e per la loro umanità: questa foto di un'infermiera intenta ad occuparsi di un bambino malato di Covid mentre lo accarezza la trovo esemplificativa del loro straordinario valore e davvero commovente".

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