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Cronaca

Trasporto pubblico, Cepparello e Raspanti bacchettano Ctt: "Il servizio sia accessibile a disabili di ogni genere"

Dopo i disagi testimoniati dalla stampa, l'intervento degli assessori alla Mobilità e al Sociale: "Nel 2020 è una sifda di civiltà. Siamo lontani dalle città europee"

Adeguare i mezzi ai moderni standard di inclusione delle persone con disabilità. È quanto l'amministrazione comunale chiederà a Ctt, gestore del servizio di trasporto pubblico, dopo le lacune evidenziate dalle cronache di questi giorni. Prima la storia di Alessandra (nome di fantasia, ndr), testimoniata da Il Tirreno, che difficilmente riesce a prendere l'autobus perché la pedana per consentirle di salire con la sua carrozzina non funziona. E poi il disagio quotidiano di non vendenti e ipovedenti, raccontato qui su LivornoToday, da anni in attesa della sintesi vocale a bordo dei mezzi pubblici. A stretto giro, l'ammonimento degli assessori alla Moblità e al Sociale, Giovanna Cepparello e Andrea Raspanti.

Cepparello e Raspanti: "Trasporto pubblico lontano da standard moderni"

"Il trasporto pubblico è un servizio fondamentale e non può escludere le persone con disabilità - dicono Cepparello e Raspanti -. Purtroppo la situazione sul nostro territorio è ancora molto lontana da come dovrebbe essere, nel 2020, in una città europea. Come amministrazione opereremo direttamente affinché il numero delle fermate accessibili sia sempre maggiore e chiederemo con forza al gestore del servizio (Ctt o chi sarà, considerata l'incertezza che ancora pende sulla gara regionale) che i mezzi siano adeguati ai moderni standard di inclusione delle persone con ogni tipo di disabilità. È una sfida di civiltà".

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