Quando ha ricevuto il messaggio sul proprio telefonino da un numero sconosciuto ha comunque creduto che il mittente fosse davvero il figlio il quale, trovandosi spesso all'estero per lavoro, aveva bisogno dell'aiuto all'anziano padre. "Mi si è rotto il cellulare, contattami a questo numero" quanto scritto all'uomo che, dopo vari tentativi di chiamata andati a vuoto, ha proseguito la conversazione via chat. Ed è stato allora, una volta compreso di aver ormai convinto l'ultraottantenne ad esaudire qualsiasi richiesta, che la persona nascosta dietro l'utenza telefonica ha avanzato la richiesta in denaro dicendosi impossibilitato ad accedere al proprio home banking dal "nuovo smartphone". Somme per altro consistenti, la prima di quasi 2.500 euro seguita da un'altra di oltre 2.200, per un totale di quasi 5mila euro a giustificazione di un fantomatico pagamento di un divano e di un letto.

Dopo aver effettuato i bonifici all'iban indicato, la sera stessa l'anziano genitore ha però ricevuto la visita del vero figlio, effettivamente rientrato da un viaggio di lavoro all'estero. E quando gli ha chiesto se avesse ricevuto il contante sul proprio conto ha capito di essere stato vittima di un raggiro. A quel punto è scattata la denuncia al comando provinciale dei carabinieri, con i militari dell'Arma che, avviate le indagini del caso, sono riusciti in breve tempo a risalire al presunto truffatore, un 25enne nigeriano residente a Brescia e già gravato di precedenti di polizia per reati analoghi. Individuato, l'uomo è stato denunciato per truffa e sostituzione di persona mentre il denaro sottratto, ancora giacente su uno dei conti correnti beneficiari degli importi, è stato preventivamente sequestrato in attesa di essere restituito all'anziano.