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Cronaca

Truffe sentimentali online, azione collettiva per tutelare le centinaia di donne raggirate

L'associazione Codici ha dato il via ad una class action a seguito delle azioni della banda che ha agito tra il 2019 e il 2021 coinvolgendo anche alcune livornesi. Il segretario Giacomelli: "Le somme devono essere restituite"

Un'azione collettiva per tutelare le centinaia di donne raggirate dalla maxi truffa sentimentale online che ha coinvolto anche alcune livornesi. L'operazione dei carabinieri ha portato all'esecuzione di 19 arresti e messo in luce un giro d'affari da circa 6 milioni di euro. La banda, secondo quanto emerso dalle indagini, era composta da nigeriani, tra i 22 e i 42 anni, adesso accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio internazionale di denaro. L'associazione Codici, che ha definito quanto emerso "uno dei raggiri più diffusi in questo periodo", è impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini e ha deciso di avviare un'azione collettiva per tutelare le vittime. 

"Le truffe online sono sempre più numerose, varie e articolate – ha spiegato Ivano Giacomelli, segretario nazionale -, ma quelle romantiche sono le più odiose. Le vittime spesso sono persone sole e psicologicamente fragili. I truffatori sfruttano questi punti per instaurare un rapporto, che si sviluppa solo sul web, e per farsi dare soldi. Fingono situazioni di difficoltà, non solo economica ma anche di salute, e, conquistata la fiducia della vittima, ne sfruttano la generosità per ottenere donazioni. Nel caso dell’operazione condotta dai carabinieri - aggiunge -, ai quali va il nostro plauso per la brillante azione, abbiamo numeri impressionanti. Non solo per le vittime, ma anche per il bottino, che si aggira sui 2 milioni di euro. Somme che devono essere restituite a chi è stato raggirato e questa è la ragione dell’azione che abbiamo deciso di intraprendere".

L'associazione Codici: "Tra le vittime anche alcune strutture ricettive a cui è stata sottratta l'identità"

Stando a quanto emerso dalle indagini condotte dai Carabinieri, ancora in corso, la banda ha causato danni patrimoniali di rilevante gravità, fino ad oltre 200mila euro a persona, a cui si devono aggiungere le ripercussioni sotto il profilo psicologico dovute al sentimento di vergogna provato nel rendersi conto di essere state illuse e raggirate. Come detto, sono 433 le vittime, residenti oltre che a Livorno in tante altre parti d'Italia. "La banda sgominata dai carabinieri non si è resa protagonista solo della truffa romantica - spiegano da Codici -. È stato orchestrato anche un raggiro informatico con cui sono state violate le comunicazioni di alcune aziende per 'sostituirsi' ad esse, clonandone l’identità e le relative pagine internet, i clienti ed i fornitori, in modo da far dirottare i pagamenti verso i conti correnti dell’organizzazione criminale. In questo caso, le vittime sono strutture ricettive delle province di Savona, Imperia, Milano, Venezia, Livorno, Roma e Napoli". 

"Sui conti degli indagati - evidenzia l'associazione - sono stati movimentati quasi 6 milioni di euro, di cui oltre 1,8 milioni derivanti dalla truffa romantica. Raggiri che hanno interessato praticamente tutta Italia e che sono stati realizzati tra il 2019 ed il 2021. Come detto, Codici ha avviato un’azione collettiva per tutelare le vittime. Per ricevere informazioni sull’iniziativa avviata o per richiedere assistenza legale è possibile contattare l’associazione al numero 06.55.71.996 oppure scrivere all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org".

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