rotate-mobile
Cronaca

Raggiravano online donne sole e fragili: 19 arresti per truffa e riciclaggio, tra le centinaia di vittime anche alcune livornesi

Sgominata banda nigeriana che operava in Italia e all'estero. Nel mirino donne di età tra i 25 e gli 80 anni psicologicamente vulnerabili, ma anche aziende. Giro d'affari da 6 milioni di euro

Donne sole, fragili, bisognose di essere ascoltate. Perché la vita le aveva messe di fronte a situazioni difficili, dalle separazioni fino alle malattie gravi, che meglio sarebbero state sopportate se condivise. Ecco perché, presumibilmente, di quelle persone conosciute in rete e apparentemente così comprensive si erano da subito fidate. Tanto da instaurarci, in molti casi, anche una relazione sentimentale, rivelatasi invece col tempo un'autentica truffa. Centinaia le donne (433 quelle accertate in tutta Italia, ndr), alcune delle quali anche in provincia di Livorno, finite nel mirino dei cosiddetti "scammer", ovvero i truffatori sentimentali che, dopo un'intensa attività di indagine, sono tuttavia stati scoperti dai carabinieri di Savona, i quali nei giorni scorsi hanno arrestato 19 persone tra le province di Savona, Bolzano, Como, Milano, Mantova, Rovigo, Pistoia e Siena. Si tratta di una banda di nigeriani, tra i 22 e i 42 anni, adesso accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio internazionale di denaro.

Truffe sentimentali o "Internet romance scam", il modus operandi

Secondo quanto emerso, gli indagati erano dunque specializzati nella cosiddetta "truffa sentimentale" o "internet romance scam". Nella loro rete, si legge in una nota dei carabinieri, sarebbero finite "donne sole di età comprese tra i 25 e gli 80 anni, psicologicamente fragili e, quindi, vulnerabili perché affette da depressione, da malattie oncologiche o croniche ed invalidanti, vedove o separate". Una volta scelte le vittime, entravano in azione gli "scammer" (truffatori), che "fingendosi persone importanti o professionisti di alto livello (medici, imprenditori, rappresentanti delle forze armate, cantanti famosi)" intrecciavano sui diversi social network relazioni virtuali con le vittime poi convinte a mandare loro dei soldi, in alcuni casi anche più di 200mila euro a persona. Somme consistenti, dunque, senza considerare le ripercussioni sotto il profilo psicologico dovute al sentimento di vergogna provato dalle vittime nel rendersi conto, infine, di essere state illuse e raggirate. 

Truffa "man in the middle", raggirate aziende in provincia di Livorno

Non solo truffe sentimentali, tuttavia. Secondo gli inquirenti, infatti, la banda avrebbe in più occasioni colpito con la tecnica "man in the middle". In sostanza, violando le comunicazioni delle aziende e interponendosi fra l'azienda stessa e clienti o fornitori, i truffatori sarebbero riusciti a far arrivare sui propri conti correnti dei pagamenti in realtà destinati a società, in molti casi strutture alberghiere di Imperia, Milano, Venezie, Roma, Livorno e Napoli. Il denaro così guadagnato "era poi trasferito ad altri nigeriani residenti in provincia di Savona", quasi tutti richiedenti asilo, senza lavoro e in tre casi destinatari del reddito di cittadinanza. Un volume d'affari, tra truffe sentimentali e alle aziende, da 6 milioni di euro accumulati tra il 2019 e il 2021.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Raggiravano online donne sole e fragili: 19 arresti per truffa e riciclaggio, tra le centinaia di vittime anche alcune livornesi

LivornoToday è in caricamento