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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Vernacoliere a rischio chiusura, l'appello di Cardinali: "Servono 5.000 abbonamenti in più"

Lo storico mensile satirico costretto a fare i conti con la crisi dell'editoria cartacea: "Stiamo lottando per la sopravvivenza"

Cinquemila abbonamenti in più, altrimenti, per Il Vernacoliere, sarà la fine. A lanciare il grido di allarme, attraverso un editoriale, è Mario Cardinali, direttore dello storico periodico satirico livornese nato nel 1982 dall'esperienza di Livornocronaca (1961). La crisi economica generale, ed in particolare quella dell'editoria cartacea, stanno mettendo a dura prova la redazione del Vernacoliere, fin qui sopravvissuta solamente grazie alle vendite in edicola e agli abbonamenti. Il giornale, per scelta editoriale, è infatti sempre rimasto privo di pubblicità nel corso dei suoi quasi quarant'anni di vita, affidando il suo sostentamento soltanto ai suoi numerosi lettori. Che però, adesso, non bastano più.

Cardinali: "Senza abbonamenti a rischio la nostra sopravvivenza"

Locandina Vernacoliere Novembre 2020-2"Cari lettori, cari amici, il Vernacoliere sta sempre più lottando per la sua sopravvivenza - ha scritto il direttore Mario Cardinali -. Un po' la crisi economica generale, un po' la crisi particolare dell'editoria cartacea, un po' infine il Covid, fatto è che le edicole sono sempre meno frequentate e sempre più sbarrate. E il Vernacoliere, da sempre libero da sussidi e finanziamenti per amor di libertà, spoglio anche di pubblicità per precisa scelta editoriale da quasi quarant'anni, vive e sopravvive di sole vendite in edicola e per abbonamento".

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"Gli abbonamenti, ecco - ha sottolineato Cardinali -. Ce ne occorrono almeno cinquemila in più, cinquemila nuovi abbonati per garantirci una base economica che ci permetta di mantenere ancora in vita la nostra testata, dopo sessant'anni di esistenza, dai tempi del Livornocronaca nato settimanale di controinformazione nel 1961 e poi divenuto il Vernacoliere mensile satirico nel 1982. Abbonamenti all'edizione cartacea, precisiamo, poiché la pirateria informatica, con la riproduzione e diffusione gratuita dei nostri PDF, ci ha obbligato a interrompere già da tempo gli abbonamenti online".

"E dunque - ha proseguito il direttore del mensile -, per i tanti che in particolare su Facebook si sperticano di elogi nei nostri confronti, che puntualmente ogni mese si congratulano per ogni nuova locandina del Vernacoliere, che dichiarano di adorarci per l'umorismo, per la satira e per il libero pensiero, per tutti costoro e per quanti vorranno aiutarci fattivamente è arrivato il momento di farci vedere – ove possibile ovviamente – la loro riconoscenza pratica: un abbonamento. E chi è già abbonato potrà ancor di più aiutarci procurandoci nuovi lettori che vogliano anch'essi abbonarsi: amici, parenti, conoscenti, persone comunque interessate anch'esse all'umorismo dissacrante e alla riflessione critica".

Il direttore Cardinali ha poi così concluso: "La nostra libertà di continuare a opporci – satiricamente ed anche seriamente, e in irrispettoso incoercibile linguaggio popolare – agli imbrogli e alle prepotenze dei Palazzi e dei vari Autorevoli Personaggi è infine nelle vostre mani. Frugatevi – come si dice a Livorno – contribuendo, con i 27 euro d'un abbonamento annuale, alla nostra libertà di contribuire anche alla libertà vostra. Libertà di satiricamente ridere, e ridendo riportare a livelli terreni chi del suo potere fa ascensore per i propri infiniti cieli di vanità, d'arroganza e di prepotenza. Facendo sempre e comunque pagare a noi popolo sottoposto le sue infinite istituzionali e private ruberie. A tutti gli altri lettori, quelli che già ci comprano in edicola, un caldo invito a continuare e un caldissimo grazie per tanto preziosa solidarietà".
 

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