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Cronaca Via Giordano Bruno

Via Giordano Bruno, la denuncia: "Crolla l'intonaco, invasi dalla muffa". Comune e Casalp: "Presto la ristrutturazione di tutto il complesso"

Un'inquilina: "Non ci sentiamo sicuri". Raspanti: "C'è un piano una riqualificazione edilizia e sociale, risolvere subito le situazioni urgenti". Canovaro, Casalp: "Quel complesso doveva essere demolito, invece useremo il superbonus del 110% per ristrutturarlo"

Quando lunedì 4 gennaio parte dell'intonaco del soffitto della sua cucina ha iniziato a crollare, la signora Giada Lonzi stava preparando il pranzo. "Mi sono caduti dei pezzetti di intonaco in testa - racconta a LivornoToday -, ho alzato lo sguardo e ho visto che una buona parte del soffitto stava per venire giù. Ho avuto paura e ho immediatamente telefonato ai pompieri". Il suo appartamento, meno di 40 metri quadri, si trova in uno dei palazzi di edilizia residenziale pubblica (Erp) di via Giordano Bruno, dove Lonzi vive col figlio di 14 anni che occupa l'unica camera. "La cucina funge anche da salotto e camera da letto per me, che dormo sul divano" dice Lonzi.

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Intervenuti sul posto, i vigili del fuoco hanno verificato l'inagibilità della cucina, consegnando di conseguenza a Lonzi un foglio di diffida riguardo l'uso della stanza. I pompieri hanno anche contattato Casalp, la società pubblica che gestisce l'edilizia popolare, che ha inviato un geometra. "Ci era stato assicurato che la messa in sicurezza sarebbe avvenuta in giornata - afferma Lonzi -, in realtà la ditta mandata dal geometra ha completato il lavoro solo il giorno dopo. Per paura che crollasse tutto la notte del 4 ho dormito per terra in camera di mio figlio". Da due giorni un'altra parte del soffitto della cucina ha iniziato a perdere l'intonaco. "Quando gli inquilini del piano di sopra camminano cadono polvere e piccoli detriti - affoerma Lonzi -. Inoltre l'intervento sulla prima parte caduta è un rattoppo più che una riparazione. Non ci sentiamo sicuri, tanto che mio figlio in cucina non vuole starci".

Lonzi: "Qui tutti hanno problemi simili ai miei, ho fatto domanda per cambiare casa"

Il giorno del crollo del soffitto, Lonzi aveva un appuntamento con i tecnici di Casalp per un problema di infiltrazioni nel bagno. L'appuntamento, secondo quanto raccontato, era però saltato. "Da tempo c'è molta muffa sulle pareti che ci ha causato anche problemi di salute - afferma  denunciando anche le condizioni degli altri palazzi popolari di via Giordano Bruno -. Gli inquilini degli stabili dal numero 2 al 10 hanno tutti problemi simili ai miei. A settembre un appartamento è addirittura andato a fuoco". Oltre a non essere sicure e salubri quelle case sono prive di riscaldamento. "Ho una stufa elettrica, cerco di accenderla il meno possibile perché poi le bollette sono salate - conclude -. Due anni fa ho presentato la domanda per il cambio di casa. Mio figlio ormai è un uomo, non possiamo vivere con una sola stanza".

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Canovaro (Casalp): "Quel complesso dovrebbe essere demolito, ma ci vorrebbero anni"

La situazione delle case popolari dal numero 2 al 10 di via Giordano Bruno sono ben note a Casalp. A illustrarla è il presidente Marcello Canovaro. "Per quel complesso era stata decisa la demolizione nell'ambito del piano di recupero dei quartieri Garibaldi e Fiorentina - dice Canovaro -. Per fare quel tipo di intervento servirebbero però molte risorse economiche, che non ci sono". "Con l'amministrazione comunale abbiamo quindi deciso di intervenire con un progetto di ristrutturazione utilizzando il superbonus del 110%, finanziato dal Governo - prosegue Canovaro -. I lavori riguarderanno un efficientamento energetico di tutto il complesso e la realizzazione di un sistema di riscaldamento centralizzato per tutti gli appartamenti popolari". Per sfruttare le risorse del superbonus, la cui scadenza è stata posticipata al giugno 2022, gli interventi "partiranno nei prossimi mesi - assicura il presidente di Casalp -, per le famiglie comunque non sarà necessario lasciare gli appartamenti perché gli interventi che attueremo permettono la permanenza nelle abitazioni".

Raspanti: "Complesso trascurato per anni. Lo abbiamo inserito tra le priorità per interventi di riqualificazione"

"Come amministrazione abbiamo chiesto a Prefettura e Questura l'intensificazione dei controlli sulla sicurezza degli appartamenti di edilizia popolare di via Giordano Bruno dal numero 2 al 10 - chiarisce Andrea Raspanti, assessore al Sociale -. Quel complesso è stato trascurato da tutte le giunte che ci hanno preceduto e adesso è davvero in pessime condizioni. Lo abbiamo infatti inserito tra gli interventi prioritari di riqualificazione da finanziare attraverso il superbonus del 110% e sarà una riqualificazione edilizia che porterà un miglioramento della qualità di vita degli inquilini. visto che il disagio abitativo e sociale è molto diffuso da anni".

Alloggi Erp, il bando per la realizzazione degli impianti di riscaldamento: come fare domanda

Lo stato complessivo del patrimonio immobiliare del Comune preoccupa l'assessore, che ha anche la delega alle politiche abitative: "Molti edifici sono stati costruiti più di cinquant'anni fa. Su 6187 appartamenti, 3700 sono senza riscaldamento - afferma sottolineando il grande sforzo finanziario fatto dall'amministrazione per le politiche abitative -. Abbiamo messo risosrse per circa 2 milioni di euro in un anno. Inoltre, col contributo della Regione, entro il 2026 verranno costruiti 222 nuovi alloggi di edilizia popolare in tutta la provincia di Livorno". 

L'assessore Raspanti ribadisce infine la volontà della giunta comunale: "Garantire abitazioni dignitose alle persone è una nostra priorità, soprattutto quando si tratta di nuclei con bambini. Purtroppo il patrimonio Erp è vecchio, fatiscente, ma stiamo facendo ogni azione possibile. Va da sé - conclude Andrea Raspanti - che le situazioni più urgenti devono trovare una risposta tempestiva".

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