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Cronaca

Rapina con pistola in via Montebello: "Non scherzo, ho dei figli da mantenere"

E' successo la sera del 21 febbraio, sotto shock la commessa dell'alimentari "Lo sfizio di DanyEle". La titolare Elena Finesso: "Aveva un marcato accento livornese"

Livornese, adulto, con dei figli da mantenere. È questo l'identikit del delinquente che la sera di giovedì 21 febbraio, poco prima delle 20, ha rapinato l'alimentari "Lo sfizio di DanyEle" puntando una pistola in faccia alla commessa. "Quel che conta - assicura la titolare Elena Finesso - è che nessuno si sia fatto male". Pazienza: 200 euro, ovvero il bottino della rapina, sono niente in confronto a cosa sarebbe potuto accadere se l'arma fosse stata vera e se la 45enne dietro il bancone avesse opposto resistenza.

"La donna che lavora qui da noi si stava cambiando, quando ad un tratto è entrato un uomo con il casco in testa intimandole di dargli i soldi - racconta Elena -. All'inizio ha pensato fosse uno scherzo e glielo ha pure detto". È stato a quel punto che il delinquente ha estratto l'arma (difficile capire se fosse vera o meno) e l'ha puntata in faccia alla donna. "Non scherzo, dammi i soldi" ha ripetuto l'uomo alla commessa che, terrorizzata, si è diretta alla cassa. "Era sotto shock e ha chiesto a quell'uomo se avesse intenzione di farle male - racconta ancora Elena -, ma liu, con un accento marcatamente livornese, ha risposto 'no, ho dei figli da mantenere' prima di afferrare tutti i soldi, circa 200 euro, e scappare con l'incasso della giornata". Ad aspettarlo fuori con il quale i due si sono dati alla fuga a bordo di un motorino in direzione mare.

Ancora tremante, la commessa ha subito chiamato la titolare che si è subito precipitata in negozio. "Quando sono arrivata – racconta infine Elena – la mia dipendente era scioccata per quanto accaduto. Abbiamo chiamato subito i carabinieri che sono prontamente intervenuti. Quell'uomo ha portato via l'incasso della giornata, circa 200 euro, ma per fortuna non si è fatto male nessuno ". "Certo - aggiungono i clienti della mattina di venerdì 22 febbraio -, anche qui non si può più stare tranquilli". 

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