Toscana zona rossa, supermercati e negozi chiusi a Pasqua e Pasquetta: l'ordinanza di Giani
Potranno restare aperti edicole, farmacie e parafarmacie. Prevista la consegna a domicilio per i beni di prima necessità
Così come accaduto nel 2020, anche quest'anno supermercati e negozi a Pasqua e Pasquetta saranno chiusi. Lo ha stabilito la Toscana con l'ordinanza 42 del 2 aprile (qui il testo completo). Per il 4 e 5 aprile quindi saracinesche abbassate per tutti gli esercizi commerciali, compresi tabacchi e alimentari. L'unica deroga, come si legge nel testo dell'ordinanza, sarà rappresentata per edicole, farmacie e parafarmacie. Per quanto riguarda bar e ristoranti: "È fatta salva, nel rispetto della vigente legislazione emergenziale, la facoltà della sola consegna a domicilio, esclusivamente mediante la prenotazione online o telefonica e non presso l'esercizio commerciale, dei generi alimentari e di beni di prima necessità".
L'elenco delle attività che possono fare asporto
Rispondendo alle numerose richieste che sono arrivate, la Toscana ha precisato un aspetto riguardante i giorni di Pasqua e Pasquetta: "Ristoranti, i bar, i pub, le rosticcerie, le pasticcerie, i negozi di pasta fresca, le gelaterie, le pizzerie, i panifici continuano ad esercitare la loro attività con le regole della zona rossa e quindi possono fare sia l'asporto che la consegna a domicilio negli orari consentiti". Le macellerie invece così come i negozi di vicinato, le medie e le grandi strutture di vendita possono fare solamente consegne a domicilio.
La Toscana sulle chiusure: "I numeri del contagio ci impongono massima cautela"
L'assessore alle Attività produttive, Leonardo Marras, spiega il perché di questa nuova ordinanza: "Siamo stati convinti di riproporre, come lo scorso anno, le chiusure per questi giorni festivi dai numeri dei contagi, ancora elevanti e preoccupanti, che ci impongono di mantenere alta l'attenzione. Le attività artigianali ed i pubblici esercizi non essendo ricomprese tra le attività sottoposte a chiusura, potranno continuare, anche nei giorni 4 e 5 aprile, ad esercitare l'attività come regolato dalla zona rossa nazionale e cioè, facendo sia l'asporto che la consegna a domicilio negli orari consentiti. Allo stesso modo per il commercio ambulante, che non rientra tra le categorie individuate nell'ordinanza, sono valide le regole del Dpcm".