"L'Alzheimer nel cinema e nella letteratura", venerdì 21 aprile incontro al Cesvot
L'Associazione Malati Alzheimer Livorno (AMAL), con il patrocinio del Comune di Livorno, organizza per venerdi 21 aprile alll'Auditorium del Cesvot l'incontro dal titolo "L'Alzheimer nel cinema e nella letteratura", che muove dal romanzo "La Casa Popolare" di Renzo Pacini e il film "Perduta_mente" di Paolo Ruffini. Saranno presenti l'assessore Simone Lenzi, che presenterà La Casa Popolare, Fiorella Cateni Presidente AMAL, nella veste di moderatrice, l'attore Giorgio Algranti, che ne leggerà alcuni brani scelti, e Renzo Pacini, autore che interverrà sui contenuti del suo libro e commenterà il materiale che verrà proiettato al pubblico che si spera numeroso.
"La Casa Popolare", uscito a Livorno nel mese di settembre del 2022, è stato presentato più volte in città. AMAL, che Renzo Pacini ha reso protagonista del suo romanzo, ha voluto stavolta supportare l'Autore nell'opera di divulgazione del suo libro, organizzandone una presentazione dal taglio originale. Alla trattazione della malattia di Alzheimer, che occupa un parte centrale nelle vicende vissute dai protagonisti, verrà dato uno spazio speciale che si spinge oltre la mera narrazione letteraria, grazie alla ricchezza di riferimenti storici, scientifici, sociologici, cinematografici e letterari, che Renzo Pacini regala al lettore rendendo il testo estremamente realistico nella sua drammatica attualità.
"La casa popolare" è un romanzo di emancipazione ambientato a Livorno, che dagli anni 50 giunge ai giorni nostri e cerca di dimostrare come il miglioramento della condizione abitativa, reso possibile dall'imponente piano post bellico di edificazione di alloggi popolari, abbia avuto il potere di modificare in modo significativo le prospettive delle persone e delle famiglie, in un epoca, quella degli anni 60, caratterizzata da grandi trasformazioni sociali, a partire dalle riforme scolastiche, e le proteste studentesche che le sostennero. Manlio, il protagonista, da figlio del popolo, riesce a compiere con sacrificio, un percorso formativo articolato che lo porterà a divenire un Neurologo di fama nazionale. La scelta del suo' indirizzo di studi verrà influenzata fortemente dalle sorti infauste toccate a un suo maestro di vita colpito dalla Malattia di Alzheimer, a cui da laureando in medicina dovrà assistere impotente. A questa, allora poco conosciuta malattia, deciderà di interessarsi con grande passione per tutto il resto della sua vita di studente e professionista e di uomo impegnato socialmente.
Renzo Pacini nel narrare le vicende umane dei protagonisti ha voluto evidenziare come l'interesse verso questa tragica malattia sia fortemente cresciuto e si sia dimostrato adeguato alla sua gravità individuale e sociale, mettendo in luce come istituzioni, volontariato e semplici cittadini vi stiano ponendo oggi più di ieri grande attenzione e come anche il mondo artistico stia dando il proprio contributo. Il più recente quello di Paolo Ruffini, con il suo film Perduta-Mente, di cui il libro di Pacini racconta il contenuto citando in più occasioni le parole di Paolo che, colte dal vivo, verranno riportate in un clip dell'attore livornese durante la presentazione, con le quali si dichiara "pronto a mettersi a disposizione del grande pubblico per favorire, grazie alla sua notorietà di personaggio del mondo dello spettacolo l 'emersione di “ciò che spesso rimane invisibile perché celato all'interno delle mura domestiche”. Va detto che nella realtà Ruffini ha fatto da testimonial per la campagna di tesseramento di AMAL (Associazione Malati Alzheimer Livorno), dimostrando coerentemente con la sua storia artistica ed umana la sua sensibilità verso la sofferenza altrui. Di questo film e di altri veri pilastri della vasta filmografia che ha per tema la malattia di Alzheimer ( "Still Alice" di Richard Glatzer, "Una sconfinata giovinezza" di Pupi Avati) verranno proiettati alcuni spezzoni. Gli organizzatori confidano inoltre in un intervento di Paolo, in presenza o in remoto, a questo importante evento che lo vede protagonista anche nel romanzo, assieme a AMAL, ai suoi associati e lo stesso Autore e suoi amici d'infanzia e adolescenza, che ne diventano a tratti protagonisti secondo uno schema metanarrativo a cui Pacini non è nuovo.
Anche il mondo della letteratura ha mostrato interesse alla malattia di Alzheimer e di alcune opere si farà cenno per poi entrare più da vicino nelle vicende di Nestore e Manlio di cui Renzo Pacini parla ne La Casa Popolare.