Effetto Venezia 2020, ecco il video di "Modì" cantata da Capossela al Museo della Città
Domenica 30 agosto, ultimo giorno della kermesse, sarà presentato il videoclip girato il 16 febbraio durante la mostra di Modigliani
Era arrivato al Museo della Città, mantello nero e cappello, nell'ultima notte della grande mostra di Amedeo Modigliani. Vinicio Capossela, cantautore che proprio a Modì ha dedicato uno dei suoi brani più intensi, aveva salutato così il più grande pittore del Novecento, rendendogli omaggio nella sua Livorno, e cantando la sua canzone davanti al ritratto di Jeanne e alla bambina azzurra. Il videoclip di "Modì" realizzato la notte del 16 febbraio, in cui Capossela canta accompagnato dalla fisarmonica malinconica e struggente di Massimo Signorini, sarà presentato domenica 30 agosto alle 21 in piazza del Luogo Pio (proprio di fronte al Museo della Città nel quale è stato girato), in occasione di Effetto Venezia e dintorni.
All'evento saranno presenti il sindaco di Livorno Luca Salvetti e l'assessore alla Cultura Simone Lenzi, nel corso di un appuntamento durante il quale si parlerà di musica, arte e non solo. La proiezione, che rientra nelle celebrazioni livornesi per il centenario di Modigliani, troverà spazio infatti all'interno di "Welcome on sofà", salotto culturale ideato e animato dagli attori Alessia Cespuglio e Stefano Santomauro.
Il videoclip della performance (video shooting, editing and color grading di Pixel Line di Matteo Rosellini) è pubblicato sui canali ufficiali di Vinicio Capossela
Il videoclip e il testo di "Modì"
"Si adagia la sera
su tetti e lampioni
e sui vetri appannati dei bar
e il freddo ci mangia
la mente e le mani
e il colore dell'ambra dov'è?
ripensa alla luce
e al sole d'Italia
che Dante d'autunno cantò
che io sto vicino a te
e tu sai perché
stai vicino a me
questa notte e domani se puoi
ricordi via Roma
la luna rideva
lì ti ho scelto e voluto per me
mi guardavi e parlavi
dei volti tuoi strani
degli occhi a cui hai tolto l'età
e ora si scioglie la sera
nei pernod, nei caffè
nei ricordi che abbiamo di noi
per amore tradivi
per esister morivi
per trovarmi fuggivi fin qua
perché Livorno dà gloria
soltanto all'esilio
e ai morti la celebrità"