"Giancarlo Cocchia. La contesa fra il mistico e il tragico", la mostra al Circolo Antonio Amato
Si inaugura sabato 15 giugno alle 17.30 la mostra "Giancarlo Cocchia. La contesa fra il mistico e il tragico", promossa dal Circolo Culturale d'Arte Antonio Amato, in collaborazione con "Archivi e Eventi. Associazione Culturale per la Documentazione e Promozione dell'Ottocento e del Novecento Livornese", con la partecipazione di Mario Bardi, a cura di Francesca Cagianelli (fino al 29 giugno 2019, catalogo in Galleria).
Alle 18 è prevista una visita guidata a cura di Francesca Cagianelli, storica dell'arte, Presidente di Archivi e Eventi.
A impreziosire il percorso espositivo calibrato su un inedito nucleo di opere pittoriche e grafiche ascrivibili agli anni Settanta il catalogo, curato da Francesca Cagianelli, che punta a ricollocare l'artista, finora quasi unicamente inquadrato dalla bibliografia critica corrente in relazione alle sue prestazioni sul terreno del sacro, nel capitolo articolato quanto dialettico della Livorno del dopoguerra.
Si susseguono in catalogo testimonianze documentarie e bibliografiche prevalentemente inedite, frutto di quella pluriennale ricognizione della stampa locale e degli archivi d'artista messa a punto dalla curatrice nel corso dei pluriennali progetti promozionali e scientifici promossi da "Archivi e Eventi", volti alla restituzione di un panorama vasto, quanto ancora sommerso, di protagonisti degli anni Cinquanta a Livorno, tra cui Mario Ferretti, Roberto Ercolini, Renzo Izzi, Umberto Benedetti, Angelo Sirio Pellegrini, Pierino Fornaciari, e, quindi, Giancarlo Cocchia.
Ne emerge un serrato dibattito intorno alla complessa stratigrafia stilistica connotante l'articolata compagine degli esponenti della cosiddetta "modernità" artistica cittadina, all'interno del quale sono state censite le voci più autorevoli dell'intellighenzia critica livornese e più genericamente toscana tra gli anni Cinquanta e Settanta, in particolare quelle di Maria Luisa Bavastro, Luciano Castelli, Dario Durbé, Guido Favati, Silvano Filippelli, Giorgio Fontanelli, Walter Martigli, Franco Russoli, Luigi Servolini, Enrico Sirello, Milziade Torelli.
PER INFO
Circolo Culturale d'Arte Antonio Amato
via Michon, 22 Livorno