Pinacoteca Servolini, un incontro su Charles Doudelet, il più geniale interprete di Maeterlinck tra il Belgio e la Toscana
Si inaugura giovedì 28 novembre alle 17, alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, la mostra "L’incanto di Medusa: Charles Doudelet, il più geniale interprete di Maeterlinck tra il Belgio e la Toscana", promossa dal Comune di Collesalvetti, ideata e curata da Francesca Cagianelli (fino al 12 marzo 2020 tutti i giovedì, ore 15.50-18.30), in collaborazione con Fondazione Livorno.
Presieduta da un Comitato Scientifico composto da Giuseppe Argentieri, Maurice Culot, Francesca Cagianelli, Dario Matteoni, William Pesson, la mostra, la prima in assoluto realizzata in Europa, intitolata ad uno dei più prestigiosi maestri del Simbolismo belga, si presenta a tutti gli effetti di calibro internazionale.
Autrice della prima monografia esistente dell'artista, dal titolo "Charles Doudelet, pittore, incisore e critico d’arte. Dal Leonardo a L’Eroica”, pubblicata nel 2009 dall'editore Leo S. Olschki con il Patrocinio dei Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique, Francesca Cagianelli è l'antesignana della riscoperta e valorizzazione della straordinaria personalità di Doudelet in Italia, avendo reso noti per la prima volta alcuni esemplari del ciclo di litografie realizzate all’alba degli anni Venti, una tiratura delle quali è conservata presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, oggi esposte per la prima volta in anteprima alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, nonché le lettere del maestro belga indirizzate all'amico Benvenuto Benvenuti, conservate presso il MART, Rovereto (Archivio del '900, Fondo Grubicy-Benvenuti), preziosa miniera di informazioni quest'ultime relativamente alla vicenda creativa di tali splendide incisioni, corredate di aforismi di registro religioso ed esoterico.
A troneggiare nella mostra l'inedito e monumentale pannello decorativo con ogni probabilità proveniente da Villa Medusa, regale, quanto misteriosa residenza antignanese del maestro belga (Livorno, via Fraschetti, n.13, ora 15), e quindi, al momento del ritorno dell'artista in Belgio, lasciato in deposito presso l'amico Benvenuti.
A fianco di tale straordinario episodio decorativo sarà possibile ammirare l'evocativa e poderosa tiratura bronzea della scultura di Doudelet, "Ritratto maschile", rara testimonianza del cimento plastico dell'artista belga, opera esposta in anteprima assoluta alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, il cui esemplare in gesso è conservato presso Fondazione Livorno (dono Famiglia Argentieri).
Ed è proprio la carta intestata ideata dal maestro di Gand per la dimora labronica, raffigurante un'algida creatura degli abissi, avvolta da scintillanti conchiglie e fluttuanti meduse, che si è voluto eleggere quale idea guida di una mostra che punta, come vedremo, a ricongiungere la carriera franco-belga di Doudelet con gli assai meno sondati destini italiani.
La mostra colligiana punta dunque a restituire a Doudelet l'identità di un personaggio di eccellenza del nostro territorio.
Nell'ambito del percorso espositivo saranno presentate in bacheca le seguenti edizioni illustrate: Maurice Maeterlinck, "Dodici canzoni illustrate da Charles Doudelet", traduzione poetica di Emma C. Cagli, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche Editore 1909; "La Guerre et la Paix", 18 Lithographies et texte par Charles Doudelet, dédié à mon ami et compatriote Maurice Maeterlinck, Imprimérie G. Chiappini, Livourne, II° edizione Imprimérie Lithographique Gino Baldi, Livourne (Italie), septembre 1914 (III° edizione, septembre 1918); Maurice Maeterlinck, "Pelleas e Melisenda", versione italiana di Carlo Bandini, xilografie disegnate ed incise da Charles Doudelet, Claudio Argentieri, Edizioni d’Arte, Spoleto 1922; "Fioretti di Sancto Francesco", illustrazione originale di Carlo Doudelet, Editore Claudio Argentieri, Stamperia Campitelli, Foligno 1923.
Si tratta di veri capolavori dell'editoria illustrata italiana, ciascuno dei quali costituirà l'occasione per incontri didattici dedicati, durante i quali i visitatori potranno selezionare e fotografare le illustrazioni più apprezzate, come souvenir della mostra.
Parallelamente alla mostra è previsto un Calendario di conferenze e percorsi didattici dedicati alle problematiche artistiche e letterarie relative al rapporto tra Italia e Belgio al tempo del Simbolismo e nel segno dell'editoria illustrata.
PER INFO
Pinacoteca Carlo Servolini
via Umberto I Collesalvetti (LI)