Libri, venerdì 22 ottobre presentazione del volume "La statua di Pietro Leopoldo a Livorno"
Verrà presentato venerdì 22 ottobre alle 17 al Circolo Ufficiali della Marina militare il volume dedicato alla statua di Pietro Leopoldo, collocata accanto alla chiesa di San Jacopo in Acquaviva. Dopo i lavori di restauro del monumento a Ferdinando I de' Medici, detto "I Quattro Mori", Fondazione Livorno – Arte e Cultura, insieme al Rotary Club di Livorno, ha infatti deciso di accogliere la proposta avanzata dal Comitato Il gioiello dimenticato per rendere omaggio a Pietro Leopoldo Asburgo Lorena. Al Granduca è stata così attribuita la riconoscenza che meritava attraverso il restauro della statua che lo rappresenta e la pubblicazione del volume. È stato così restituito alla memoria e alla divulgazione un altro tassello di un passato prospero e illustre tanto caro ai livornesi.
Se Ferdinando I è il padre della Costituzione Livornina, Pietro Leopoldo è il principe delle riforme e del progresso. Questi due Granduchi di Toscana, governanti illuminati e Cavalieri di Santo Stefano, hanno lasciato un'impronta importante sulla città e pertanto meritano di essere conosciuti e ricordati.
A Livorno Pietro Leopoldo si è distinto per le grandi opere realizzate con i Lazzaretti. Quelle strutture oggi non sono più necessarie e non esistono più ed è difficile rendersi conto della loro importanza. Ma quando furono costruite, rappresentarono strumenti strategici per isolare merci e persone provenienti da paesi di possibile contagio, proteggere la salute della popolazione e, contemporaneamente, continuare a intensificare i traffici marittimi.
A Pietro Leopoldo I si deve anche l'abolizione della pena di morte e della tortura nel territorio granducale. L'emanazione il 30 novembre 1786 del nuovo Codice penale toscano, infatti, fece del Granducato di Toscana il primo stato al mondo ad abolire la pena capitale.
La statua di Pietro Leopoldo, una delle più antiche della città, si trova in una nicchia al centro di una grande edicola marmorea ed è opera dello scultore carrarese Domenico Andrea Pelliccia che nel 1773 vinse il concorso per la sua realizzazione seguendo le indicazioni fornite dall'architetto elbano Innocenzo Fazzi, incaricato, nel 1768, di realizzare il progetto del terzo Lazzeretto di Livorno, quello di San Leopoldo, allora giudicato la costruzione “più vasta e benintesa di ogni altra in Europa”.
Autrice della prima parte di questo volume è Lucia Niccolini, che traccia una biografia documentata di Pietro Leopoldo, insieme ad una analisi delle riforme da lui promosse durante il suo Granducato e un approfondimento sul lazzaretto di San Leopoldo, dove inizialmente il Granduca aveva fatto collocare la statua a lui dedicata.
La seconda parte, di carattere storico-artistico, autore Jacopo Suggi, illustra le fasi di edificazione e di conservazione del monumento, la sua descrizione e la lettura iconografica, oltre a proporre una breve biografia dell'artista Domenico Andrea Pelliccia.
Un'appendice sul restauro a cui è stata sottoposta la statua è invece redatta dalla restauratrice Irene Giovacchini. Il progetto editoriale è stato curato da Stefania Fraddanni.
Per Info
Accesso consentito con mascherina e green pass, fino ad esaurimento posti disponibili. Gradita prenotazione: 0586- 826133.
Interverranno:
- Simone Lenzi Assessore alla Cultura Comune di Livorno
- Olimpia Vaccari Presidente Fondazione Livorno – Arte e Cultura
- Enrico Del Chicca Presidente Comitato Il Gioiello dimenticato
- Riccardo Costagliola Rotary Club Livorno
- Angelo Scuri Responsabile Marketing Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci
Moderatore: Marcello Murziani, Vicepresidente Fondazione Livorno – Arte e Cultura
Con la partecipazione degli autori: Lucia Niccolini, Jacopo Suggi Irene Giovacchini