"La provincia di Jimmy", al Grattacielo la fotografia di una famiglia anni '50
Appuntamento al "Centro Artistico Il Grattacielo" con lo spettacolo "La provincia di Jimmy" di Ugo Chiti conm la regia di Andrea Iacoponi, sabato 23 e domenica 24 marzo.
Il titolo si riferisce all'eco che ebbe sulla piccola e piccolissima borghesia provinciale la morte di James Dean nel 1955, quasi come coincidenza epocale tra l'incidente che uccise il giovane attore e la caduta delle speranze che, consapevolmente o inconsapevolmente, s'erano condensate attorno alla figura del giovane idolo.
Un ex capo partigiano, Lupo, eroe locale, convinto rivoluzionario, in realtà uomo legato a millenarie tradizioni, non trova più riscontro nell'affetto dei figli: Livio, reduce da un sanatorio con una vaga vocazione al sacerdozio, e Mara, bella ragazza in procinto di partecipare al concorso per la miss locale. Ambedue, Livio e Mara, sono in aperta e sgradevole polemica con il padre, che reagisce con durezza. Attorno al nucleo familiare in dissoluzione vivono, soffrendo e agitandosi, altri personaggi: un parroco pieno di pensosi sospiri, una infermiera che va a letto col vedovo Lupo, Elide la perpetua del parroco, ex collaboratrice dei partigiani, donna "facile" e maledetta. Albertina, sorella nubile di Lupo, con un fidanzato in Australia, il ragazzo amico del cuore di Livio, ragazze e vicine di casa.
Questa provincia toscana non è molto diversa dalla steppa di Cechov, dai suburbi di Arthur Miller e, soprattutto, dal profondo sud di Tennessee Williams: i personaggi, tutti definiti nei minimi tratti dell'animo, hanno la malinconia di quelli di Cechov, l'insicurezza di quelli di Miller, la sensualità e l'inquietudine di quelli di Williams, ma anche quella punta di cinismo, di strafottenza, di ribollente sarcasmo dell'essere toscani che può scatenare riso e tragedia.
PER INFO
Centro Artistico Il Grattacielo
Posto unico
Intero 10 euro
ridotto 8 euro
ridotto soci 6 euro
Sabato 23 alle 21.15 e domanica 24 alle 17.
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