Chalet della Rotonda, domenica 11 settembre il raduno delle bande musicali cittadine della provincia
Si svolgerà a Livorno, allo Chalet della Rotonda, la seconda edizione del F-Art, il Festival – Anbima Regione Toscana. Domenica 11 settembre, a partire dalle 16, è infatti in programma il raduno bandistico comprendente quattro bande musicale della provincia di Livorno che si incontreranno per dare vita a un pomeriggio all'insegna della musica e dello stare insieme. L'obiettivo che l'iniziativa si pone è quello di riportare in auge lo spirito di incontro e scambio che da sempre anima le bande musicali, andato purtroppo perso in questo periodo di pandemia, e di far conoscere al pubblico l'antica tradizione della banda cittadina.
Il programma
- Ore 15.30: disposizione dei musicanti ai leggi per l'intonazione e l'inizio del concerto
- Ore 16: piccola sfilata marciante delle bande riunite
- Ore 16:15: saluto delle autorità intervenute e apertura del concerto
- Ore 18.20: saluti alle bande intervenute e chiusura del concerto
La Banda cittadina in generale e cenni storici della banda cittadina livornese
Ogni città ha la sua banda musicale, le cui radici affondano nell'800 quando il concetto di banda fu applicato ad associazioni di persone che si riunivano per suonare musica, riconosciute dallo stesso Stato Pontificio che le promuoveva. Il compito delle bande era di accompagnare con la loro musica la vita degli italiani, nei momenti belli e in quelli brutti avendo inoltre l'importante ruolo di "juke-box itinerante", essendo uno dei pochi mezzi di diffusione della musica tanto popolare quanto colta esistente, che permetteva di portarla alla conoscenza delle masse.
A Livorno le prime tracce di storia bandistica risalgono al 1600 con l'istituzione del "Commissario delle Bande del Castello di Livorno" nella Fortezza Vecchia sotto il Granduca Ferdinando I De' Medici. Da ciò si deduce che già allora dovevano esistere una o più bande.
L'evoluzione si ha nell'800, quando si costituiscono prima la "Società Filarmonica" e finalmente, il 23 Maggio 1844, la "Banda Musicale volontaria Livornese" che, dotata di un proprio atto costitutivo e statuto, è considerata a tutti gli effetti la prima formazione bandistica "volontaria" ufficiale di Livorno. Fu premiata in concorsi e manifestazioni tenutesi a Pisa e a Lucca fra il 1897 e il 1907.
Ha partecipato con propri componenti al Patronato Teatrale Città di Livorno, che, nell'agosto del 1902, realizzò il proprio primo progetto musicale: quello di far tornare Pietro Mascagni a Livorno sia come spettatore della sua opera – l'IRIS, che venne messa in scena al Goldoni – sia come direttore d'orchestra. E quando Pietro Mascagni arrivò alla Stazione di Livorno da Cerignola, c'era proprio la Banda cittadina ad accoglierlo.
La Banda conservò la denominazione fino ai primi anni del novecento quando, per vicissitudini ignote, alcuni componenti, distaccatisi dal nucleo d'appartenenza, andarono a costituire nel 1905 la "Banda Cittadina Livornese" che, rimasta attiva fino ai primi anni '60 del XX secolo, ha avuto Giacomo Puccini come presidente onorario. Dai primi anni '60 alla metà degli anni '70 a Livorno cessa qualsiasi attività bandistica.
Poi, nel 1974, l'Istituto Musicale Mascagni, il Comune di Livorno e la Provincia di Livorno – tutt'ora soci della banda – decidono di fondare una nuova banda musicale cittadina, che si costituirà nel 1977 in "Associazione Banda della Città di Livorno". Se la Banda Città di Livorno affonda le radici nel passato, i suoi rami sono protesi verso il futuro, in quanto mentre un tempo era considerata una mera forma di associazionismo musicale popolare, dopo è stata preparata da direttori diplomati, frequentata da grandi personalità della musica fino a ricevere lo stesso riconoscimento riservato un tempo alle sole orchestre.
La Banda livornese ha iniziato la sua attività sotto la direzione del M° Mario Del Zoppo (docente di clarinetto presso l'Istituto Pietro Mascagni), che è stato poi sostituito dal M° Arrigo Niccolini fino al 2005 e successivamente, fino agli inizi del 2015, dal M° Claudio Parrini. Attualmente la Banda è diretta dal M° Massimo Ferrini e ad oggi conta circa quaranta elementi e, oltre all'attività principale prettamente inerente la preparazione del repertorio da eseguire nei vari eventi cittadini – marcette tradizionali, brani bandistici moderni, big band, Mascagni, cantautori livornesi vari arrangiati dal maestro Ferrini – nel corso degli ultimi anni ha svolto numerosi laboratori: il Jazz Lab condotto da Andrea Pellegrini, il Laboratorio di Orchestra Jazz condotto da Beppe Scardino, ear training condotto da Ilaria Bellucci e la scuola di formazione bandistica che ha formato molti dei musicisti presenti oggi in banda.
Importante è la funzione sociale comune a tutte le bande, dove puoi trovare un luogo di incontro, di scambio di idee, di amicizie e amori, di divertimento, aperta a giovanissimi e adulti che trovano le condizioni ottimali per quel colloquio generazionale che oggi trova poche occasioni di confronto. Suonare insieme ad altri aggiunge un valore di partecipazione e di comunicazione che contribuisce all'arricchimento della personalità e della propria cultura: è molto più che studiare musica, significa far parte di una comunità, un gruppo, una famiglia che persegue uno scopo tutti insieme e ti cambia la vita.
La banda ti permette di crescere spiritualmente e mentalmente, si mettono in moto dentro di te emozioni-fantasie-sentimenti che ti aprono i sensi verso il mondo, e tra chi suona si stabilisce una confidenza e un senso di familiarità che ti aiuta a renderti più sicuro delle proprie capacità, a metterti in gioco crescendo insieme e motivandosi tra giovani-vecchi e bambini, fino ad avvicinarsi a quello che viene definito essere un'artista e si ottiene riconoscimento sociale. Diventi l'orgoglio della famiglia e ottieni il tuo riscatto sociale.
La banda poi regala molte emozioni al pubblico che ascolta. Con il nostro volontariato andiamo a toccare le menti e i cuori della gente. Amiamo definirci quelli che sonorizzano la vita della comunità essendo presenti a tutte le feste istituzionali (e non solo) della nostra città con l'intento di promuovere e divulgare la musica a livello popolare, fino a diventare la voce stessa della comunità: una voce semplice quanto sonora!
Ma emozioni più grandi le regala a noi musicanti e far capire ad una persona che non suona uno strumento musicale cosa significa l'emozione di suonarlo è difficile, si deve provare in prima persona: la musica che creiamo con i nostri strumenti (usando mani, occhi, orecchie, fiati, menti) porta a entrare in simbiosi con lo strumento quasi diventasse parte di noi. Poter ascoltare tanti strumenti diversi fusi tra loro grazie alla guida del maestro in un'armonizzazione così perfetta e delicata da farli sembrare un unico strumento, è un'esperienza sublime. E come non dimenticare l'emozione del primo concerto e la ricompensa impagabile dell'applauso felice del pubblico!
La Banda è una preziosa opportunità per avvicinarsi alla musica in maniera praticamente gratuita grazie alla generosità dei musicisti più esperti che mettono a disposizione il loro tempo e talento, ed è quindi una grande risorsa da sostenere e valorizzare, e deve poter contare sull'aiuto e l'appoggio di chi ha a cuore la cultura del nostro paese. "Chiunque abbia una minima pratica strumentale e capacità di lettura degli spartiti, stiamo aspettando batteristi-percussionisti e musicisti vari per accrescimento file della banda, sempre alla ricerca della giusta alchimia tra voglia di condividere questa passione e suonare buona musica. Per tutte le altre persone che vogliono apprendere le basi della disciplina musicale stiamo riavviando dei corsi di scuola di banda nei nuovi locali del Gymnasium: corsi molto frequentati negli anni 80-90 e poi interrotti a causa di mancanza di spazi adeguati".