Teatro, al Grattacielo va in scena "Ad esempio questo cielo"
Il fine settimana del Centro Artistico Il Grattacielo comincia venerdì 22 novembre alle 20.30 con "Quattro chiacchiere sull'arte contemporanea - Stati Uniti" con l'architetto Matteo Massarelli, ricercatore in Pianificazione urbana, territoriale e ambientale presso l'Università di Firenze.
Negli anni Sessanta del Novecento, a partire dagli Stati Uniti, si affermano nuove espressioni artistiche che non possono chiudersi in gallerie e musei ma vanno a incidere sul paesaggio reale. Si parla allora di Land Art. Di Environmental Art. Di opere a volte vandaliche verso il paesaggio urbano, rurale o selvaggio. O di opere che documentano un approccio delicatissimo alla natura, destinate a sparire dopo breve tempo. Tutte opere accomunate da una forte rottura con l'arte da appendere, dall'arte monetizzabile, suggerendo sempre una riflessione su rapporto uomo - ambiente e sui possibili destini del pianeta.
Alle 21.15 la serata continua con lo spettacolo "Ad esempio questo cielo" della Compagnia Dimitri Canessa.
Uno spettacolo che spinge la ricerca della compagnia Dimitri/Canessa verso un altrove poetico, in una sorta di riconciliazione con quel "mondo contemporaneo" che era stato oggetto di sbeffeggiamento nella precedente produzione: "Hallo! I'm Jacket!" il gioco del nulla.
"Vorrei avere ancora un po' di tempo. Non cinque anni, e nemmeno tre, non potrei sperare così tanto — ma se avessi anche solo un anno. Se sapessi di avere un anno". Da questo nucleo e dalla domanda iniziale prende spunto "Ad esempio questo cielo". Sulla scena due attori. Due aste con microfoni ai lati, due uomini in scena a dare vita alle parole di Carver rendendo manifesto il suo canto all'esistenza, al mondo, all'umano. È una corsa e un inseguirsi intorno a questo nucleo tematico rappresentato dalla piattaforma, dal suo turbinare come ruota intorno al perno. E la forza centrifuga è tutto ciò che ci strappa con forza dalla vita: "Hai avuto tutto quello che volevi, dalla vita, nonostante tutto? Sì. E cosa volevi? Potermi dire amato. Sentirmi amato sulla terra". (R. Carver, Ultimo Frammento).
Regia: Elisa Canessa
con: Federico Dimitri e Andrea Noce Noseda
costumi: Joachim Steiner-Oberndörfer
disegno luci: Marco Oliani
produzione: Compagnia Dimitri/Canessa e Theaterwerkstatt Gleis 5 (CH), con il sostegno di fondazione culturale del Canton Turgovia, dipartimento culturale città di Frauenfeld e Kulturpool Regio Frauenfeld (CH)
PER INFO E PREVENDITA
biglietti disponibili presso la segreteria del Centro Artistico Il Grattacielo di via del Platano 6, aperta tutti i giorni dalle 17 alle 19 o sul sito https://livornoteatro.it o segreteria@centroartisticoilgrattacielo.it