"Tocca le stelle a Montenero", venerdì 27 agosto appuntamento con letteratura e cinema
Per "Tocca le Stelle a Montenero", venerdì 27 agosto, alle 19, in piazza del Santuario di Montenero, nel giardino del ristorante Conti, Rosanna Fatighenti presenta il romanzo di Maurizio Mini, "La sceneggiatura", Edizioni Erasmo. A seguire, alle ore 21.30, la Pro Loco Montenero e il Centro studi Commedia all'italiana presentano per le Appendici de le Notti del Cormorano 2021 "Nell'anno di Nino Manfredi", il film "Brutti, sporchi e cattivi", regia di Ettore Scola. Introduce Anna Pala Spagnoli.
Il libro "La Sceneggiatura" - "Siamo tutti narratori di noi stessi, anche se inconsapevoli, anche se non vorremmo esserlo. Siamo narratori erranti…" come i personaggi della storia, come Brando, attanagliato da un interrogativo: se un incontro casuale in un luogo anonimo può stravolgere improvvisamente il corso della propria vita. Brando, frequentatore di sale corse e giocatore incallito, s'imbatte in modo fortuito e forse indesiderato in una persona che viene da lontano e dal passato doloroso. Rassegnato fino a quel momento a un'esistenza apatica, fatta di disillusioni, di solitudine e di debiti, Brando sarà costretto a interrogarsi sul senso della propria vita, riattraversando i ricordi dell'infanzia e della giovinezza trascorse nei rioni popolari di Livorno, la sua città.
"La sceneggiatura", ecco l'opera prima di Maurizio Mini
Maurizio Mini è nato a Livorno nel 1950. Ha scritto per le Edizioni Erasmo i volumi Livorno, dalla musica americana al Jazz (2013, con Andrea Pellegrini), La parola a Enrico (2014 con Mauro Nocchi e Mario Baglini), Fischio d'inizio 1915 (2015, con Fabrizio Pucci) e il romanzo La Sceneggiatura (2020); un suo racconto compare nella raccolta Delitti in biblioteca (2010).
Il film "Brutti, sporchi e cattivi" - In una baraccopoli romana vive una famiglia di 25 persone a cui fa capo Giacinto Mazzatella (Nino Manfredi), un ubriacone la cui principale occupazione è difendere i soldi che ha ricevuto in seguito a un incidente nel quale ha perso un occhio. Al centro del film sono la periferia romana dei primi anni settanta e le sue baraccopoli, raccontate impietosamente con tutte le loro miserie, morali e materiali.
Il film fu vincitore del premio per la miglior regia al 29º Festival di Cannes. La critica è concorde nel riconoscere la grande interpretazione di Nino Manfredi, che ha saputo delineare il personaggio di Giacinto "con straordinaria misura e sottigliezza".