Iscrizione in ritardo all'università: cosa fare
Ecco tutta la procedura da seguire, con tempistiche che possono però variare da ateneo ad ateneo
Le date di iscrizione all'università, come noto, variano a seconda della facoltà scelta. Tuttavia, in alcuni casi, è comunque possibile iscriversi anche una volta scaduti i termini. Vediamo qual è la procedura da seguire.
Facoltà a numero chiuso
Nelle facoltà a numero chiuso, il Ministero dell'Istruzione stabilisce non solo la data del test che è necessario superare per accedervi, ma anche quella entro cui immatricolarsi. In questi casi non esiste la possibilità di prorogare i termini di iscrizione, ma si può scegliere di iscriversi ad un'altra facoltà a numero aperto per poi tentare nuovamente il test nell'anno successivo. E' inoltre possibile iscriversi a un'università telematica, nelle quali spesso ci si può iscrivere in ogni periodo dell'anno.
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Facoltà a numero aperto
Nel caso delle facoltà a numero aperto, il periodo di immatricolazione viene stabilito dalle singole università e, solitamente, va da luglio a fine settembre/metà ottobre. Ogni ateneo stabilisce tuttavia se ed entro quale data consentire l'iscrizione in ritardo, con una proroga che di solito viene concessa fino a dicembre o gennaio. In ogni caso è opportuno consultare il sito dell'università nella quale intendiamo iscriverci, con tutte le informazioni che possono essere reperite anche presso la segreteria studenti..
In molti casi andrà inserita anche la motivazione per l'iscrizione in ritardo all'interno della domanda di ammissione, che dovrà essere accettata dal Rettore dell'Ateneo.
Inoltre, oltre al pagamento della tassa di iscrizione, si dovrà pagare una mora o sovrattassa. In alcuni atenei è prevista una quota fissa (in genere tra i 65 e i 100 euro), mentre altre università stabiliscono l'entità della mora in relazione al ritardo rispetto ai termini regolari d'iscrizione.