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Pap test: quando, dove e perché sottoporsi a questo esame

Fortemente consigliato per ogni donna di età compresa tra i 25 e i 64 anni, consente di prevenire la formazione del tumore al collo dell'utero

Uno degli esami medici a cui una donna dovrebbe sottoporsi con regolarità è costituito dal Pap test, utilizzato per la prevenzione del tumore del collo dell'utero. Questo esame permette infatti di individuare anomalie delle cellule del collo dell'utero che precedono di molti anni l'insorgenza del tumore, consentendo quindi di ridurre il rischio che la malattia venga diagnostica quando si trova in uno stadio già avanzato. Eseguito dal ginecologo o dall'ostetrica in ambulatorio durante la periodica visita ginecologica, dura solamente pochi minuti e non è doloroso, provocando solamente un piccolo fastidio.

Quando deve essere effettuato

Il pap test, salvo diversa indicazione medica, andrebbe eseguito regolarmente ogni tre/cinque anni da tutte le donne di un'età compresa i 25 e i 64 anni e, in ogni caso, da quando si iniziano ad avere rapporti sessuali.

Come fare per eseguirlo

Ogni donna, ogni tre/cinque anni, riceve direttamente dalla propria ASL di appartenenza una lettera in cui viene invitata a sottoporsi al test. Tuttavia, se non si è ancora ricevuta la lettera ma si rientra nei requisiti sopra indicati, ci si può rivolgere al proprio medico di medicina generale, al centro screening o alle ostetriche consultoriali per prenotare l'esame.

Perché farlo anche prima dei 25 anni

Con l'inizio dell'attività sessuale, le donne sono esposte a diversi fattori di rischio per lo sviluppo del tumore cervicale. Tra questi, il più importante è rappresentato dall'infezione da Human papilloma virus (HPV), il quale causa lesione genitali ed è ritenuto la prima causa di tumore della cervica uterina.

Donne vaccinate contro l'HPV

Anche le donne vaccinate contro l'HPV devono sottoporsi in maniera periodica al Pap test, poiché il rischio di tumore al collo dell'utero, seppur minore, è comunque presente.

Perché solo fino ai 64 anni

A partire dai circa 50 anni, il rischio di un carcinoma della cervice uterina in una donna che ha effettuato lo screening regolarmente diviene molto basso. Per questo, viene interrotto dai 64 anni di età. Tuttavia, se non si è mai eseguito un Pap test e si ha più di 64 anni, è necessario effettuarlo.

Come prepararsi al test

Il prelievo va eseguito almeno tre giorni dopo la fine del ciclo mestruale. Inoltre, non vanno avuti rapporti sessuali nei due giorni prima dell'esame.


Va anche evitato l'inserimento nella vagina di ovuli, soluzioni intime, gel, creme o lavande vaginali nei tre giorni precedenti l'analisi. Questi prodotti potrebbero infatti alterare il risultato del test, rendendolo meno attendibile. L'uso di contraccettivi orali o locali, così come la presenza della spirale intrauterina, non interferisce invece con il risultato del test.

Costi

Il test è totalmente gratuito per le donne di età compresa tra i 25 ed i 65 anni e che non hanno eseguito il Pap-test a carico del Servizio Sanitario Nazionale nei tre anni precedenti.

Richiesta del medico

Se si è ricevuto l'invito da parte dell'Azienda Sanitaria, non occorre la richiesta del medico

Farmaci prima dell'esame

Si possono assumere farmaci per via orale o per via intramuscolare prima di sottoporsi all'esame.

Pap test durante la gravidanza

Il Pap test non presenta controindicazioni e può essere effettuato anche in gravidanza, senza che questo arrechi danni al feto o al decorso della gravidanza stessa.

Tuttavia, si consiglia di eseguire l'esame nelle settimane di riferimento del libretto Regionale della gravidanza (12+0-12+6 Settimane) e, in ogni caso, entro l'ottavo mese.

Non è necessario effettuarlo se eseguito nei tre anni precedenti.

Attendibilità del risultato

Il pap-test, come ogni esame, presenta dei limiti e si possono verificare dei falsi positivi (risultati anormali in persone sane) o dei falsi negativi (risultati normali in persone malate). I falsi negativi si possono verificare per vari motivi: può capitare che la lesione non sia stata raggiunta dal prelievo o che da questa non si stacchino cellule, o, ancora, che le cellule siano mascherate da cellule dell'infiammazione o dal sangue. Tuttavia, essendo molto lunga la fase preclinica, la lesione può essere identificata allo screening successivo.

Comparsa di un tumore dopo un pap test normale

Anche se molto raramente, è possibile che un tumore al collo dell'utero insorga dopo un test risultato negativo e prima dell'esame successivo (tumore di intervallo). Se si notano delle anomalie, è opportuno rivolgersi subito al medico curante.

Risposte

In caso di normalità, il referto viene recapitato per posta al domicilio. Se il risultato fosse dubbio, il centro di screening vi contatterà per effettuare gli approfondimenti diagnostici necessari. In questo caso, potrebbe esservi richiesti di sottoporvi a ulteriori test o alla colposcopia, esame che permette il controllo diretto della cervice uterina da parte del medico. 
Il richiamo non deve però allarmare, poiché spessp alterazioni inizialmente sospette vengono poi escluse con gli accertamenti ed esami successivi.

Quando rivolgersi al medico

E' opportuno rivolgersi al proprio medico curante se, in attesa del nuovo controllo, si notano delle anomalie.

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