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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni comunali 2019

Elezioni 2019, Barbara La Comba sui rifiuti: "Servono impianti di recupero adeguati"

La candidata sindaco di Per Livorno Insieme affronta l'annosa questione della raccolta differenziata e svela il suo piano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LivornoToday

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Per Livorno Insieme riguardante il programma elettorale sulla gestione dei rifiuti. 

Sostenibilità ed equità. Il pianeta non può sostenere la nostra civiltà senza un radicale cambiamento degli stili di vita. È nostro dovere fare di tutto perché l'impatto delle nostre scelte, delle pianificazioni pubbliche e degli investimenti privati siano massimamente mirati a rendere sostenibile tutto il sistema. Ne va della sopravvivenza delle future generazioni. A partire dalle scelte in tema di rifiuti. Dobbiamo parlare della nostra città, di quanto oggi la vita in questa città sia resa tanto complicata da questo problema della spazzatura, della raccolta, dell'incenerimento, della mancanza di impianti di recupero di quei rifiuti. Basta ideologie strampalate, le filiere corte vanno costruite e non si può prescindere dalla dimensione regionale delle scelte e dal confronto con le migliori pratiche. Tutte le aziende di gestione rifiuti che hanno dimostrato maggiore efficienza hanno ben chiari due punti: la necessità che ogni sistema di raccolta sia ben calibrato ed adatto alle esigenze e la necessità di un patto con i cittadini per garantire che il sistema sia economicamente ed ambientalmente sostenibile. La tecnologia è peraltro lo strumento migliore per arrivare finalmente ad una tariffa definita in base al reale comportamento virtuoso. Non possiamo continuare a tenere rifiuti in strada con cassonetti che si rompono di continuo. Anche Livorno merita nei quartieri in centro di avere sistemi a scomparsa. A Livorno abbiamo l'inceneritore che fra un paio di anni ci dicono chiuderà, eppure, conti alla mano, quell'impianto serve per tenere in piedi Aamps, azienda che Nogarin ha voluto gestire da sé per paura che la volessero privatizzare o che si volesse usare l'inceneritore appunto come impianto per altre città (cosa che lui sta facendo). Serve una pianificazione regionale, servono impianti di recupero, servono filiere per il riciclo. Importante la collaborazione Asa e Aamps per garantire il pieno utilizzo dei digestori del Picchianti per il recupero di biometano anche per la frazione organica, progetto che in molte città d'Europa permette di alimentare con energie rinnovabili tutto il sistema di trasporto della città come a Bristol. Questo progetto era previsto nel Piano industriale di Aamps proprio per ridurre i costi della raccolta differenziata, eppure in quattro anni non è stato fatto nulla. I lavoratori Aamps hanno in questo anni sopportato il carico di una ristrutturazione aziendale pesantissima, oggi grazie al loro impegno costante, nonostante la dotazione ancora non adeguata per una buona raccolta differenziata. Insomma, basta ideologie, la corretta gestione dei rifiuti è un compito che ciascuno di noi deve assumersi ma che, come città, dobbiamo risolvere con le migliori tecnologie disponibili, le persone più qualificate e, soprattutto in collaborazione con il sistema imprenditoriale per garantire bassi costi di recupero. Magari rendendo finalmente disponibili le aree del retroporto per sviluppare lì e non nelle zone residenziali gli impianti di recupero, visto che una ricicleria allo stadio in zona a verde con un nuovo capannone, come annunciato in questi giorni, sarebbe addirittura in contrasto proprio con il piano strutturale appena approvato. 

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