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Elezioni europee 2019: Nogarin lascia la poltrona di sindaco e ne cerca una a Bruxelles

Il primo cittadino di Livorno ha sciolto le riserve e annunciato che si candiderà per le elezioni europee di maggio

La rinuncia al secondo mandato a sindaco della città di Livorno spiana la strada a Filippo Nogarin per un posto di candidato in lista M5s alle prossime elezioni europee. L'ufficialità è arrivata mercoledì 20 febrraio 2019, quando il sindaco ha annunciato che non si ricandiderà alla poltrona di primo cittadino della città di Livorno: "La prossima settimana ci sarà l'ufficialità - dice Nogarin -, anche perché non c'è una candidatura automatica: mi sottoporrò alla votazione degli iscritti, quindi ci sarà il passaggio nel collegio toscano, poi in quello di Marche, Lazio e Umbria e soltanto dopo la vera e propria candidatura. Di Maio? Ovviamente sa già tutto e ho già parlato anche con Beppe Grillo". Gli accordi presi a Roma, dove lo stesso Nogarin assicurava di non essere troppo ben visto, cambiano dunque le carte in tavola: Filippo Nogarin correrà per una poltrona al parlamento europeo, sperando nel traino di un carro pentastellato che, secondo lui, attraverserebbe soltanto un momento di difficoltà.

IN EUROPA PER LIVORNO - "Credo di aver maturato nell'arco di questi cinque giorni un'esperienza che sento di voler mettere a disposizione della città e del Paese in modo da poter andare ad intercettare quei finanziamenti che possono permettere a questa città è a questo collegio di fare un salto in avanti. Avendo governato qui per 5 anni mi sono misurato con le difficoltà reali che stanno anche nella incapacità spesso di andare a intercettare quel quel flussi economici che possono fare la differenza. C'è bisogno di investire, c'è bisogno di avere a disposizione finanziamenti per riuscire a realizzare nuove infrastrutture. Per riuscire in qualche modo a cambiare la modalità anche di lavorare che è uno dei bisogni più profondi che questa città e questo Paese hanno".

IL SALTO NEL VUOTO - "Non guardo ai sondaggi, ma vi assicuro che parteciperò per vincere - spiega Nogarin -, come del resto ho sempre fatto. Partivamo svantaggiati anche nel 2014, poi ce l'abbiamo fatta, quindi il salto nel vuoto c'è già stato cinque anni fa".Lo faccio ancora una volta con la consapevolezza e la voglia di vincere perché se mi metto a fare qualcosa voglio arrivare primo - spiega ancora -. Posso mettere la mia esperienza a disposizione di tuttto il movimento. Inoltre, i settori dei quali mi occuperò - tra questi porti, trasporti e ricerca - sono quelli che da sempre mi hanno visto fare delle battaglie. Conto nell'appoggio del mio partito se sarò parte integrante dei M5s".

LA DECISIONE SOFFERTA - "Ho scelto la via più complicata - continua -. Sabato ho preso questa decisione con mia moglie Anna - ha aggiunto -, da quel momento non ci sono più tornato sopra. La questione dell'alluvione sì, ha inciso: è stato come aver fatto due mandati: uno prima dell'alluvione e l'altro nel dopo alluvione. Ma non scappo dal processo, non ci penso neanche lontanamente. Sono convinto della mia innocenza e pronto a dimostrarlo davanti ai giudici e anche laddove arrivassi a ottenere l'immunità parlamentare sono pronto a rinunciarvi".

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