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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Livorno in Comune: "Aamps, ricavi inferiori al previsto. E la Tari può aumentare"

Il punto della candidata sindaco Carina Vitulano sulla gestione dei rifiuti: "Nogarin promette l'impossibile su inceneritore e tassa rifiuti. Ma la realtà è un'altra: ecco i numeri"

Che non fosse una questione privata - per quanto resa pubblica su Facebook - tra due ex amici ormai avversari politici, lo si era capito fin da subito entrando nel merito della querelle tra il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, e quello uscente di Livorno, Filippo Nogarin. A far litigare i due, la diversa visione della gestione del sistema rifiuti, sconsiderata secondo il primo cittadino emiliano e rivendicata invece dal primo cittadino livornese, orgoglioso di "aver portato a termine la battaglia per lo spegnimento dell'inceneritore", prevista, secondo gli annunci pentastellati, nel 2021.

I dubbi di Livorno in Comune sull'annuncio di Nogarin

Una promessa, tuttavia, che secondo la lista Livorno in Comune sarebbe impossibile da mantenere. Peggio, dicono dal quartier generale pizzarottiano: se non si prenderanno provvedimenti realistici, si rischia addirittura di vedere aumentare la Tari per far fronte ai ricavi inferiori di Aamps rispetto a quanto messo in bilancio (quasi mezzo milione di euro per il 2018). Lo ribadisce la candidata sindaco della lista, Carina Vitulano, insieme al mandatario Claudio Puccetti. "Per apprestarsi a prendere un impegno, firmando un protocollo, chiunque sia intellettualmente onesto deve domandarsi non se vorrà dare seguito a quel protocollo, ma se potrà farlo - dicono -. Ovvero, se le condizioni dell'azienda che si occupa dei rifiuti, Aamps, che è in regime di concordato preventivo dal 2016, sono e saranno tali da consentire al Comune di tener fede a tutti gli impegni sottoscritti davanti ai cittadini"

"I risultati economici di Aamps inferiori di mezzo milione di euro rispetto al previsto"

E qui nascono le perplessità di Livorno in Comune, con Vitulano che intende informare la cittadinanza su come realmente stiano le cose. Numeri, più che promesse, certificati dalla relazione del Commissario giudiziale nella quale, tra l'altro, non è affatto esclusa una possibile revisione dei termini economici. "Basta leggere attentamente la relazione del Commissario Giudiziale del Concordato, nominato dal Tribunale per vigilare sull'andamento della procedura e sulla rispondenza di tale andamento sul piano proposto ai creditori, per ricavare un'immagine di tutt'altro genere rispetto a quella illustrata da Nogarin - dicono Vitulano e Puccetti -. In parole semplici: i risultati economici del bilancio 2018 sono inferiori di 456.000 euro a quanto previsto e dichiarato, e lo sarebbero ancor di più se Aamps non avesse ritardato al 2019 lo spegnimento dell'inceneritore per la manutenzione che doveva essere fatta nel 2018. Quindi, oltretutto, l'impatto negativo dello spegnimento dell'inceneritore per la manutenzione si vedrà nel bilancio di quest'anno".

"Il Pap non funziona. E dal 2019 al 2021 servono ulteriori flussi di cassa"

"Sempre per bocca del Commissario si apprende che il porta a porta non ha dato 'i risultati economici previsti nel piano per effetto dell'accesso all'economia circolare del rifiuto riciclato', ed è lo stesso Commissario ad affermare che 'non è da escludersi che la società debba richiedere al Socio Unico - Cliente (cioè il Comune) la revisione dei termini economici della delibera di giunta' assunta allo scopo di ridurre il corrispettivo del servizio". "In parole povere - chiudono Vitulano e Puccetti -: addio tariffa puntuale, anzi, se come si evince dalle raccomandazioni del Commissario il Comune dovrà pagare di più Aamps per il servizio, l'aumento della Tari per i livornesi è inevitabile. È la storia della coperta corta. E via così, tra 'condizioni di rischio della gestione della Società' e richiami a tenere presente 'l'onere per la società di determinare nel triennio 2019-2021 flussi di cassa ulteriori' e sulla necessità che la componente economica della gestione sia maggiormente stressata". "Davanti a questi dati - la domanda che Vitulano rivolge direttamente all'amministrazione comunale -, chiedo all'amministrazione di spiegare ai cittadini con elementi oggettivi come sarà possibile mantenere la tariffa Tari attuale, senza aumentarla, e come sarà possibile dare
corso alla promessa di spegnimento dell'inceneritore entro la fine del 2021".

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