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Sciopero nidi e materne, le lavoratrici: "Contratti stabili per un futuro più sicuro"

Un centinaio di manifestanti hanno protestato contro l'amministrazione. I sindacati: "Creata maggiore precarietà"

"Inaccettabile che le lavoratrici vivano in questo stato d'incertezza. Chiediamo dignità, servizio pubblico, contratti stabili e un futuro  più sicuro". È questo lo slogan che ha accompagnato, nella mattinata del 12 aprile, lo sciopero, indetto da Fp-Cgil, Fpl-Uil, Nidil-Cgil e Uiltemp, riguardante le lavoratrici dei servizi educativi del comune di Livorno. I manifestanti si sono ritrovati dapprima in piazza Grande per poi spostarsi in piazza del Municipio a ridosso di Palazzo civico.

"Queste lavoratrici - afferma il  segretario generale Nidil-Cgil provincia di Livorno Filippo Bellandi - prima avevano un contratto  che andava da settembre a fine giugno, adesso invece non sanno neanche se dopo Pasqua avranno un lavoro o no. Le scelte politiche fatte da questa amministrazione non sono servite visto che hanno creato più precarietà di prima e questo non è ammissibile specie quando si ha a che fare con dei bambini". A Bellandi, fa eco Letizia Carmignani della segreteria generale Fp-Cgil provincia di Livorno: "Vorremmo sapere chiaramente le intenzioni dell'amministrazione e cosa vuole fare con i servizi comunali. Vogliamo che tutto il personale diventi di ruolo perché non possiamo continuare a tollerare una situazione come questa". 

La vicesindaco Stella Sorgente aveva già risposto a questo sciopero definendolo "strumentale e politico. Questa amministrazione ha investito molto nel settore educativo, durante il nostro mandato abbiamo assunto 37 persone fra educatrici e insegnanti". 

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