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Grotte di Montenero, storia e curiosità

Situate a due passi dal celebre Santuario, sono ormai chiuse al pubblico da anni in attesa dei lavori di manutenzione

Montenero, uno dei luoghi simbolo di Livorno. Dai suoi 313 metri di altezza domina sulla città, regalando ai suoi abitanti e ai suoi visitatori un panorama unico. Dal mare ai monti, è infatti uno spettacolo mozzafiato quello che si apre dinanzi agli occhi di chi sale in cima al monte, meta di pellegrinaggio di migliaia di fedeli per la presenza del famoso Santuario della Madonna (la Madonna delle Grazie è Santa patrona della Toscana, ndr). Ed è proprio nei suoi pressi che si trovano le Grotte di Montenero, scavate nella collina secoli e secoli fa e probabilmente utilizzate in origine come rifugio dai briganti. 

Attorno al 1920 le grotte furono poi ampliate in seguito all'interessamento di una società di escavazione, che ottenne la concessione per l'estrazione della marna da cemento. Alcuni cunicoli vennero così prolungati, mentre altri furono creati ex-novo. Durante la seconda guerra mondiale le grotte furono poi utilizzate come rifugio antiaereo, mentre più tardi, in seguito alle opere di risanamento e consolidamento del 1971, vennero aperte al pubblico.

Le Grotte di Montenero conobbero così un periodo di vasta fama, con numerosi visitatori accorsi ad ammirarne l'originale bellezza. Peccato, però, che a partire dai primi anni del 2000 siano state chiuse per inagibilità e che, ancora oggi, siano in attesa dei lavori per una rinnovata messa in sicurezza.

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