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Igor Protti, il "Signore delle reti" spegne 54 candeline: "Livorno è il mio amore"

Dopo anni da protagonista in campo, l'ex bomber ha continuato a sposare la causa amaranto anche una volta appese le scarpette al chiodo: "Pronto a nuove battaglie"

Oggi, a Livorno, è "Natale". Sì, perché esattamente 54 anni fa, a Rimini, nasceva "il Signore delle reti", colui che avrebbe scritto gran parte della storia recente degli amaranto, trascinando la squadra a suon di gol dalla Serie C alla A. Stiamo ovviamente parlando di Igor Protti, il "capo degli ultrà", il "principe" che la maglia della nostra città, da calciatore, l'ha indossata per ben nove stagioni, prima da giovanissimo dal 1985 al 1988 e poi, ormai diventato uomo, dal 1999 al 2005. Nove anni arricchiti da ben 142 reti, che hanno fatto di lui il miglior marcatore di tutti i tempi della storia del Livorno.

Protti, al fianco del Livorno anche da dirigente: "L'amaranto il mio amore"

Ma Protti, la causa amaranto, l'ha sposata anche una volta appese le scarpette al chiodo. L'ex numero 10 tornò infatti nell'estate 2016 da dirigente ed anche in quel ruolo riuscì a riportare in B gli amaranto, che, nel frattempo, erano risprofondati in C al termine del campionato 2015/2016. Poi, dopo una clamorosa salvezza, il divorzio, prima del nuovo ritorno nelle vesti di club manager dopo il naufragio della società guidata da Tkm, Sicrea e Spinelli. Perché la nuova Unione Sportiva Livorno 1915 del presidente Paolo Toccafondi non poteva non ripartire da lui e dal suo senso di appartenenza. Come dimostrato appena ieri in occasione della presentazione della squadra, quando Protti, visibilmente emozionato ("Sono tornato a riabbracciare il mio amore. Sono più emozionato adesso di quando c'è stata la presentazione in Serie A", ha ammesso) ha impugnato il microfono per cantare l'inno insieme ai tifosi. Pura e semplice poesia.

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