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Teatro Goldoni, storia e curiosità del simbolo della cultura livornese

Inaugurato nel 1847, divenne presto celebre a livello internazionale grazie all'influenza di Pietro Mascagni. Nel 1921 ospitò il XVII congresso del Partito Socialista, al termine del quale si verificò la scissione della frazione che dette vita al Partito Comunista d'Italia

È uno dei luoghi simbolo della cultura livornese, ospitando al suo interno ogni anno spettacoli ed eventi capaci di richiamare un grande numero di spettatori. Stiamo parlando del teatro Goldoni, situato nel cuore storico della città e celebre a livello nazionale per aver ospitato nel 1921 il XVII congresso del Partito Socialista, al termine del quale si verificò la scissione che dette vita, il 21 gennaio, al Partito Comunista d'Italia (poi Pci). Il teatro prende il nome da Carlo Goldoni, celebre commediografo veneziano del diciottesimo secolo che, proprio a Livorno, ambientò la trilogia "Le smanie per la villeggiatura".

Teatro Goldoni, le origini e l'opera di Mascagni

Ideato per rispondere alle esigenze di svago e divertimento della nuova borghesia mercantile, il teatro fu costruito tra il 1843 ed il 1847 sotto la guida del giovane architetto Giuseppe Cappellini, formatosi prima all'Accademia delle Belle Arti di Firenze e poi alla Scuola Michoniana di Livorno. Diverse furono le sue denominazioni: dapprima fu chiamato Imperiale e Regio Teatro Lepoldo, poi Teatro Caporali ed infine, nel 1860, Regio Teatro Goldoni, a sottolineare il forte legame tra la città ed il celebre commediografo.

Teatro Goldoni (3)-2

Dopo un rapido decadimento a cui seguì una restaurazione negli anni precedenti l'Unità d'Italia, il teatro, acquistato nel 1869 dall'Accademia Goldoni, conobbe il suo periodo di maggior splendore tra la fine dell'800 e l'inizio del '900. In questi anni, grazie anche all'impulso di Pietro Mascagni, che qui rappresentò nel 1890 la Cavalleria Rusticana, il teatro ospitò alcune delle migliori compagnie del mondo: nel 1891, ad esempio, il maestro Antonino Palminteri diresse La Gioconda di Amilcare Ponchielli, mentre nel 1902 si tenne la prima assoluta di Dramma in montagna di Carlo Angeloni.

Teatro Goldoni, il dopoguerra e il restauro

Durante la seconda guerra mondiale il teatro fu poi requisito dalle truppe alleate, che qui tennero le loro rappresentazioni. Terminato il conflitto, il Goldoni riprese la sua regolare attività fino agli anni ottanta, quando, dichiarato inagibile, venne acquisito nel protocollo comunale e sottoposto ad un profondo restauro. Gli interventi di recupero si conclusero durante l'amministrazione Lamberti nel 2004, con il teatro che, il 24 gennaio, venne nuovamente inaugurato sotto gli occhi dell'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con la rappresentazione della Cavalleria Rusticana.

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