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Torre della Meloria, la testimone della celebre battaglia tra genovesi e pisani: storia e curiosità

Andata completamente distrutta nel 1284 durante lo scontro tra le due repubbliche marinare, è stata in seguito ricostruita prima da Ferdinando I e poi da Cosimo III de' Medici

Tra i monumenti più amati dai livornesi figura senza ombra di dubbio la Torre della Meloria. Celebre per la battaglia del 6 agosto 1284 tra genovesi e pisani, durante la quale la Repubblica di Pisa riportò una pesante sconfitta che ne segnò l'inizio della decadenza, la torre sorge sulle secche che si estendono ad ovest di Livorno per circa 9 km. Il suo nome deriva dal latino Insula Maernaria, che indica un tipo di pesce presente nella zona che i romani chiamavano maena. 

Torre della Meloria, le origini

Il primo edificio costruito sulla piccola isola risale al XII secolo: si trattava di un faro costruito dalla Repubblica Marinara di Pisa per segnalare alle navi la presenze di secche pericolose al di fuori di quello che, all'epoca, era appunto il porto pisano. Il faro, in seguito, fu usato come forte e poi affidato prima ai monaci benedettini di Pisa e dopo gli agostiniani di Livorno. Durante la battaglia del 1284 andò però completamente distrutto e la torre venne ricostruita nel 1598 per volere del granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici: obiettivo quello di segnalare ai naviganti le insidiose secche, causa di numerosi naufragi.

Torre della Meloria, la nuova torre voluta da Cosimo III e i due fari

I danni provocati dall'erosione del mare spinsero tuttavia Cosimo III, nel 1709, ad erigere una nuova torre, quella attuale. Costituita a quattro pilastri sostenuti da altretanti archi acuti, la costruzione permette il libero flusso del mare, così da impedire al moto ondoso di danneggiarla. Sulla torre sono inoltre presenti due iscrizioni: la prima, attribuita a Pietro Contrucci, ricorda la celebre battaglia della Meloria ("Questa torre, contrastante al tormento dei secoli, serba l’infanda memoria del conflitto, che trasse Pisa alla rovina, e Genova non fé lieta del fraterno trionfo. Sciagurati! Vostre ire infernali squarciarono il petto della pia madre, dal voler concorde dei figli reclamanti l’antica corona"), mentre la seconda avverte invece del pericolo degli scogli.

La nuova torre non prevedeva però la presenza di un faro al suo interno: per questo motivo, ne fu costruito uno in metallo al suo fianco nel 1867. I due fari attuali sono stati invece costruiti tra gli anni '50 e gli anni '60 del '900: si tratta del Faro meridionale e del Faro Settentrionale, che segnalano la presenza delle secche alle navi in arrivo al porto di Livorno.

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