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Basket, la Libertas riparte da Andreazza: "Livorno piazza storica, vengo con umiltà e determinazione. Ad Alba per vincere"

Presentato il nuovo coach degli amaranto che stasera in trasferta contro Langhe Roero cercheranno di scuotersi dopo la debacle nel derby con la Pielle: "Dispiace per chi mi ha preceduto ma ho colto al volo questa occasione"

La Libertas Livorno 1947 riparte da Marco Andereazza, 47enne veneto da Montebelluna, chiamato alla guida tecnica della squadra amaranto dopo il doloroso esonero di coach Alessandro Fantozzi. L'ex allenatore di Omegna e del Basket Golfo Piombino, dove è stato eletto miglior tecnico della serie B (stagione 2018/19), è stato presentato ieri, sabato 5 febbraio, alla vigilia della complicata trasferta di Corneliano d'Alba contro la San Bernardo Abet Langhe Roero. Una sfida che arriva in un momento delicatissimo, dopo il tracollo nel derby con la Pielle che ha portato la società di via Borra a prendere una drastica decisione. "Lo abbiamo fatto per il bene della Libertas - dice il presidente Roberto Consigli -. Per Allesandro proviamo un amore infinito e questa sarà sempre la sua casa. È stata una scelta estremamente sofferta, ponderata da tutto il cda, che dovevamo prendere. Non ci sono colpe, è che a volte la scintilla non scocca. Con Marco siamo siamo convinti di aver preso un fuoriclasse".

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Andreazza: "Situazione particolare, ma andiamo ad Alba per vincere"

"Quando c'è un cambio di allenatore c'è sempre un po' di dispiacere - esordisce Andreazza alle sue prime parole da allenatore della Libertas -. Non mi permetto di giudicare l'operato di Fantozzi, davanti al quale alzo le mani. Chi fa questo lavoro sa cosa si prova in questi momenti. Io stesso venivo da quattro mesi a casa, ti manca il campo e si sta male. Quando si è presentata questa occasione l'ho colta al volo. Vengo con umiltà e determinazione in una piazza storica per il basket, sono orgoglioso ed è un'emozione vedervi così numerosi". Andreazza è consapevole di trovare una situazione complicata ma non ne fa un dramma: "È una situazione particolare, si gioca subito, ma almeno avrò modo di vedere i ragazzi in campo, sotto stress. Ho bisogno di conoscerli, non è che arriva Harry Potter da Montebelluna e fa le magie, ma andiamo ad Alba per vincere. Qualcosa di buono fatto finora c'è e dobbiamo tirarlo fuori".

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(foto ufficio stampa Libertas)

Anche le condizioni fisiche, però, non sono delle migliori: "Ammannato lo conosco da tempo, al momento - dice Andreazza - non è un mio giocatore dal punto di vista fisico ma mentalmente lo voglio dentro il gruppo. Toniato martedì si riaggregherà al gruppo e valuteremo le condizioni. Devo fare i conti con la rosa che abbiamo e adesso ci sono questi giocatori. Che tipo di gioco cercherò di dare? Intanto partiamo dalla difesa, quando sai cosa fare dietro poi le cose vengono anche davanti. Mi piace attaccare il canestro, con i lunghi ma anche con gli esterni. In questo momento, visti gli infortuni, un giocatore come Casella più perimetrale deve fare da raccordo tra 3 e 4".

La chiusura sul suo arrivo a Livorno, con contratto di un anno e mezzo portato sul tavolo da Andrea Forti e firmato davanti alla stampa. "Mi fido - conclude scherzando Andreazza -, firmo senza leggere. Livorno nel mio destino? Non lo so, di certo ho tanti amici. Walter De Raffaele è stato quello che mi ha fatto conoscere tutto. C'è grande affetto e lo stimo molto, ci sentiamo spesso. Alessandro Ramagli è un amico, in questo periodo di inattività sono andato a vedere i suoi allenamenti. E a Piombino ho ricordi bellissimi. Adesso Livorno, il massimo per la serie B".

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