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Basket, playoff serie B | Libertas in finale, tripudio amaranto. Andreazza: "Bravi. Ora testa a gara 1, poi bolgia al PalaMacchia". VIDEO

Aurora Desio sconfitta 74-63 in gara 5, Fantoni e compagni staccano il pass per la finale del tabellone 1 contro Vigevano. Il coach: "Abbiamo dovuto vincerla almeno un paio di volte, onore anche a loro"

Cinque battaglie vinte. Avanza la Libertas Livorno. Ma la guerra - sportiva, e lo sottolineiamo - è appena iniziata. Intanto, applausi per tutti. Anche a Desio, e complimenti veri alle due squadre perché vederle riunite in un abbraccio finale dopo essersele date per dieci giorni di fila è un inno allo sport che è un piacere da vedere. Al Palazzetto Nedo Betti di Castelfiorentino, terza "casa" Libertas di questi playoff, vince la pallacanestro e vincono gli amaranto che dimostrano di giocarne una migliore dell'Aurora: concreta, solida, lucida. La sirena premia Fantoni, trascinatore immenso nei momenti chiave del quarto quarto, e compagni, con il punteggio che dice 74-63 in favore del quintetto livornese. Che fa così sua la "bella" di una serie pazzesca contro i brianzoli e stacca il pass per la finale con la Elachem Vigevano, seconda in campionato proprio alle spalle della Libertas. "Ora gara 1 - dice Andreazza a fine partita con la testa già proiettata alla finale (domenica 28 maggio a Piombino la prima) -, poi martedì al PalaMacchia riempiamo il Pala Macchia -. Deve essere una bolgia amaranto come lo è stata stasera, a Piombino o in gara 1 prima che accadessero episodi che non voglio ricordare".

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+++ Libertas Livorno - Aurora Desio 74-63: rivivi il live della partita +++

Andreazza: "Abbiamo dovuto vincerla almeno un paio di volte, onore anche a loro"

Già, una bolgia. Quella di ieri sera a Castelfiorentino, soprattutto nel terzo e quarto quarto, è stata impressionante, da far tremare il Molten nelle mani di chi, anche in gara 5, ha fatto vedere di sapere come mettere il pallone dentro al canestro. Pochi, tuttavia, sono riusciti a farne gli arancioblù, soprattutto nella ripresa quando la Libertas ha alzato il muro difensivo e concesso appena 26 punti agi avversari. La chiave decisiva, questa, per vincere la partita, come spiega coach Andreazza a fine parita: "Se subiamo 26 punti in due quarti è più facile vincerle. Alla squadra nell'intervallo ho detto che mi sembravano più preoccupati di come attaccare anziché difendere. Invece avevamo segnato 38 punti sbagliando 5 tiri liberi, 4 o 5 aperti e perdendo sei palloni. Ho detto che più di così non potevamo fare, se loro invece fanno ancora 37-38 punti vincono. Gliene abbiamo fatti fare 26. Bravi"

"Stasera abbiamo dovuto vincerla almeno un paio di volte - prosegue Andreazza -. Desio è una squadra forte, ben allenata, di grande spirito. Hanno avuto anche quel pizzico di malizia nella serie di una squadra che sapeva di dover ingarbugliare le cose contro una teoricamente più esperta come potevamo essere noi. Però poi l'abbraccio alla fine di cinque partite combattute credo sia il coronamento di cinque grandi battaglie e di una squadra, la mia, che non ha mai mollato. Anche oggi abbiamo provato il primo allungo e niente, il secondo e niente, le energie venivano meno però poi alla fine l'abbiamo voluta portare via e lo abbiamo fatto con lucidità e merito. Onore a Desio e onore alla mia squadra"

La Libertas è comunque sembrata un po' stanca. "E vorrei vedere non lo fosse - sorride il coach amaranto -. Se non fosse stato così ci sarebbe stato da preoccuparsi. È normale dopo una serie così di alti e bassi, di dispendio di grandi energie mentali e fisiche. Però io sono contento, era la serie che mi aspettavo, probabilmente ci siamo complicati la vita perché non li conoscevamo. Adesso questi li conosciamo ed è ovvio che in questi giorni dobbiamo recuperare le energie perché sarà una serie completamente diversa".

 "Troviamo una squadra forte - conclude Andreazza -, che sa come si fa a vincere, più riposata di noi. Però anche con questi diciamo: quando ci avranno battuto tre volte gli stringeremo la mano, se e quando sarà. Adesso concentriamoci sulla prima, una alla volta. Poi martedì torneremo al PalaMacchia e allora lì deve essere pieno, una bolgia amaranto come lo è stata stasera, a Piombino o in gara 1 prima di quegli episodi". 

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