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Calcio

Pro Livorno Sorgenti, il dg Cavalli tuona: "Al Magnozzi non si può giocare a calcio"

Lo sfogo del dirigente biancoverde sulle condizioni del campo di Via Orlando. "Abbiamo il diritto di giocare allo Stadio"

È un Davide Cavalli visibilmente contrariato quello che si presenta in sala stampa nel post-gara di Pro Livorno Sorgenti-River Pieve (1-1). Nel mirino del direttore generale biancoverde, però, non c'è la prestazione dei suoi, bensì le condizioni del campo Magnozzi"A prescindere dal risultato che lascia l'amaro in bocca - esordisce Cavalli - dico che durante la settimana ci alleniamo con grandissima professionalità al Centro Coni di Tirrenia e non ho niente da dire ai ragazzi e al mister. Dico soltanto che una mancanza di rispetto enorme nei confronti della Pro Livorno è giocare in un campo di patate. Non si può giocare a calcio qui: il pallone non ha un rimbalzo regolare e la squadra non ha gli spazi per esprimersi".

Il terreno del Magnozzi, oltre ad ospitare le partite casalinghe della PLS, è sollecitato duramente nell'arco di tutta la settimana da altre squadre. "In settimana la squadra va benissimo e gioca con entusiasmo - prosegue Cavalli - la domenica invece si gioca con la paura di sbagliare un appoggio e capisco i ragazzi. È tristissimo il fatto che ci obblighino a giocare qui, siamo solo ad inizio ottobre e giocarci tra qualche settimana sarà impensabile". Il dg biancoverde avanza dunque la richiesta: "Noi, secondo me, abbiamo il diritto di giocare allo Stadio: lo avevo detto già alla fine della scorsa stagione e non c'era nessun ostacolo. Fuori casa giochiamo su campi di Eccellenza, ma proprio per questo potevamo sfruttare le partite casalinghe per giocare nel modo adatto a far esprimere tutto il potenziale della squadra. La stessa squadra che abbiamo costruito in accordo con altri signori che fanno parte di questa società".

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