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Venerdì, 1 Dicembre 2023
Calcio

Livorno, Federico Ceccherini fa sognare i tifosi: "Vorrei riportarlo dai dilettanti alla serie A come ha fatto Lucarelli con il Parma"

Il difensore livornese classe 1992, oggi nella massima serie turca con il Fatih Karagumruk, ai microfoni di Cronache da Spogliatoio: "Ho ancora risentimento nei miei confronti per aver lasciato la squadra del mio cuore in quel modo"

Centotrenta presenze e anche quattro reti messe a segno da Federico Ceccherini in maglia amaranto tra il 2012 e il 2016 nell'arco di quattro stagioni, tre in Serie B e una in A. Poi il passaggio al Crotone nella massima serie dopo la chiamata di Davide Nicola, quindi la Fiorentina, il Verona e infine la Turchia con la maglia del Fatih Karagumruk. Il difensore livornese doc classe 1992, tuttavia, non ha mai dimenticato quei colori gloriosamente indossati dal 2003 al 2016 (ad esclusione di un anno in prestito alla Pistoiese) considerando anche gli anni nelle giovanili. E ai microfoni di Cronache di Spogliatoio ha dichiarato ancora una volta l'amore che prova per la maglia amaranto esprimendo un suo desiderio che fa sognare i tifosi: "L'ho lasciata in Serie C, quando Nicola mi chiamò per tornare a giocare in A a Crotone - le parole di Ceccherini -. Era un'occasione irripetibile e firmai in bianco, per gli stessi soldi che percepivo in B. Ho sempre avuto questo risentimento verso me stesso, per aver lasciato la squadra del mio cuore in quel modo. Adesso è in D, dopo essere fallita. Un giorno spero di fare come Alessandro Lucarelli con il Parma: scendere nei dilettanti e riportarlo tra i grandi, in A"

Ceccherini è quindi tornato con la mente alla salvezza conquistata dal Crotone allenato da Davide Nicola: "Fu magico, il gruppo fece la differenza - dice -. Ricordo nitidamente l'ultima giornata, quando eravamo in vantaggio con la Lazio e il Palermo, che era già retrocesso, segnò all'Empoli sancendo di fatto la nostra salvezza. Ci fu un boato nello stadio, per 10 secondi ci guardammo negli occhi dicendo: 'È successo davvero' ". Infine, parlando della sua terza avventura in Toscana dopo Livorno e Pistoia, il difensore non nega che sarebbe potuta andare diversamente: "Alla Fiorentina potevo fare di più - conclude -. Sono stato sfortunato perché ho beccato i due anni più brutti della società nella storia recente e con l'arrivo di Commisso si percepiva che sarebbe diventato un club al livello di Roma o Lazio. C'erano Milenkovi? e Pezzella, oltre a Vitor Hugo. Poi arrivò pure Cáceres". Un tuffo nel passato con il sogno di tornare dove tutto è iniziato. In amaranto. 

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