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Venerdì, 1 Dicembre 2023
Calcio

Us Livorno, Juniores schiacciasassi: 7 vittorie in 8 gare e primato in classifica. Il tecnico Pascali: "Il segreto? La livornesità"

Inizio di stagione praticamente perfetto per i baby amaranto, adesso attesi dallo scontro al vertice con il Tau. Parla l'allenatore: "Alcuni ragazzi sono già pronti per la D"

Sette vittorie in otto gare, ben ventisette reti segnate ed appena due subite. Sono numeri travolgenti, quelli raccolti in questo avvio di stagione dalla formazione Juniores del Livorno. I baby amaranto, a differenza dei loro colleghi più grandi, fin qui al di sotto delle aspettative iniziali, stanno vivendo una stagione da favola, guidando la classifica del girone F con i loro 22 punti a pari merito con il Tau. E proprio i lucchesi, nella sfida in programma sabato 18 novembre al campo sportivo comunale di Altopascio, saranno i prossimi avversari dei ragazzi di Niccolò Pascali in uno scontro che, in palio, metterà il primato.

Buonasera mister, un inizio di stagione praticamente perfetto.
"La cosa bella è che la squadra è completamente nuova. È stato fatto un grande lavoro a partire dal direttore Alessandro Doga, che è stato bravo nel trovare i ragazzi giusti anche pescando da campionati e categorie inferiori. La squadra è molto ben assemblata e in settimana lavora al meglio: si è creato un gruppo molto forte e compatto. Lo zoccolo duro è composto da ragazzi del 2006 e del 2005, ma in rosa abbiamo anche qualche 2007: questo testimonia che è stato fatto un investimento anche in ottica futura. Senza voler sembrare presuntuosi, c'è un po' di rammarico per l'unico pareggio con il Montevarchi, gara in cui abbiamo sbagliato un rigore e colpito due pali".

Tra i tanti aspetti positivi, oltre alla solidità difensiva, c'è quello relativo ai gol fatti: ben 27, addirittura quindici in più, ad esempio, del Tau.
"I ragazzi hanno trovato continuità nella realizzazione e stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto dall'intero staff. Mi hanno sempre insegnato che in una squadra che funziona gli attaccanti segnano: questo, infatti, significa che i giocatori del reparto offensivo vengono messi nelle condizioni migliori per trovare la porta. Ovviamente, poi, ci sono le qualità dei singoli: Marinari e Jendoubi (autori rispettivamente di 11 e 5 reti, ndr), ad esempio, stanno facendo benissimo".

Qual è il segreto, se c'è, di questa squadra?
"Credo che la differenza la faccia il fatto che la rosa è composta in buona parte da ragazzi livornesi che sentono tantissimo la maglia. Per fare un esempio, noi ci stavamo allenando durante la partita della prima squadra contro la Pianese, ma i ragazzi hanno chiesto ad un nostro dirigente di seguire la gara dal telefono per rimanere aggiornati sul risultato".

A proposito di prima squadra, c'è qualche ragazzo che ritiene pronto ad un passaggio tra i grandi?
"Sicuramente, in questa rosa, ci sono almeno tre-quattro elementi che possono fare tranquillamente la serie D".

Qualche nome?
"In questo momento ragazzi come Sottile, Jendoubi, Pacifico, Frroku e Marinari hanno fatto vedere qualcosa di particolare, ma ce ne sono anche altri: mi vengono a mente ad esempio Tani e Signorini, anche se quest'ultimo ha il difetto di essere pisano (ride, ndr). Anche Boroduska ha delle potenzialità enormi, ma ha dovuto fare i conti con qualche piccolo problema di ambientamento". 

Adesso sabato vi attende la sfida con il Tau: che partita sarà?
"Sarà una gara contro una squadra che lavora da sempre bene con i giovani e che riesce ad allestire con continuità organici di valore. Entrambe le formazioni dovranno dimostrare di meritare quel posto in classifica. Sarà sicuramente una bellissima partita tra due squadre che hanno qualità".

Guardando invece più a lungo termine, qual è il vostro obiettivo?
"L'obiettivo è valorizzare al 100% i ragazzi che abbiamo a disposizione, cercando di portarne il numero più alto possibile in prima squadra: questo va oltre la vittoria del campionato. Poi ovvio, in campo si va sempre per vincere e tutti diamo il massimo per ottenere i risultati, ma la crescita dei ragazzi va avanti a tutto. Livorno ha un bacino d'utenza enorme e dobbiamo sfruttare al massimo ciò che abbiamo in casa: vogliamo cercare di rimettere le basi di quanto aveva già creato Doga qualche anno fa. E per me, quando sono stato chiamato in estate per ricoprire il ruolo di allenatore, è stato un onore. Dovremo lavorare bene sul territorio, anche perché Livorno, se si va a vedere, giocatori ne ha sempre creati".

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