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Domenica, 28 Maggio 2023
Calcio

Calcio femminile, il Livorno riscrive la propria storia. "Volevamo la C ad ogni costo"

Le amaranto hanno vinto il campionato di Eccellenza con numeri da schiacciasassi. Il tecnico Carola: "Il mancato ripescaggio dello scorso anno ci ha dato ancora più forza"

Quando la voglia di rivalsa fa la differenza. E' la storia della stagione 2022/23 per il Livorno Women, cominciata con la concreta possibilità, poi sfumata tra le polemiche, di un ripescaggio in Serie C e conclusa con la tanto agognata promozione nella terza serie nazionale grazie alla vittoria del campionato di Eccellenza Toscana. Nel mezzo un cammino quasi impeccabile, caratterizzato da ben 18 vittorie in 20 gare e da numeri emblematici quali 106 reti segnate e 19 incassate o dal dato che racconta di ben 17 giocatrici andate a segno. In pratica un'alquanto prolifica cooperativa del gol, che ha regalato al club amaranto la prima vittoria di un campionato nella sua storia.

"Il nostro progetto è partito quattro anni fa con l'obiettivo della C - spiega Flavio Carola, allenatore del Livorno Women, a LivornoToday - poi, causa Covid, praticamente per due anni non abbiamo giocato. L'anno scorso a livello emotivo è stato pressante. C'è stata l'incertezza del ripescaggio, poi la beffa del girone di C zoppo pur di non essere ripescati e questo ci ha lasciato molto amaro in bocca. Questo, però, ha dato ancora più forza sia alle ragazze che alla società per raggiungere l'obiettivo della promozione. Sarebbe stata una 'mazzata' non riuscirci ancora una volta".

Per sfatare il tabù il Livorno ha aggiunto all'ossatura della stagione precedente innesti di categoria superiore, mantenendo comunque inalterata un'età media piuttosto bassa. "La filosofia della società - afferma Carola - è di puntare sulla gioventù e lo si vede già dal settore giovanile dove le nostre squadre giocano sempre sotto età. Per me non si guarda la carta d'identità, bensì il merito e dico a quelle più giovani che vincere un campionato a quest'età è per poche. Tutte le ragazze sono state fantastiche. Ho un rapporto sincero e onesto con loro e i diverbi che abbiamo avuto sono sempre stati costruttivi. E' stato bello, inoltre, vedere che tutte hanno condiviso la nostra livornesità. Il merito va anche a tutto lo staff: ci dividiamo i compiti e siamo tutti in collaborazione".

La conquista del titolo da parte delle amaranto si è materializzata soltanto negli ultimi 90' della stagione (vittoria 4-1 col San Giuliano), decisivi per mettere definitivamente alle spalle la prima inseguitrice Sansovino. "Domenica non era una partita facile mentalmente - confessa il tecnico livornese - venivamo dalla sconfitta con la Sansovino e per una squadra molto giovane il rischio a livello emotivo c'è. Essere passati subito in vantaggio ha influito molto: il San Giuliano poi ha pareggiato ma volevamo vincere questa gara senza fare calcoli dimostrando di essere la squadra più forte del campionato e ci siamo riusciti. La migliore prestazione dell'anno però è stata a Pietrasanta: abbiamo vinto 6-3 ma potevamo fare molti più gol. Fu impressionante".

Una squadra che rappresenta un tipo di calcio ben preciso. Parola di mister Carola: "Giochiamo sempre e solo per vincere, non siamo una squadra da pareggio. La mentalità è quella di cercare il recupero di palla alto: se ti porti l'avversario in area penso che i rischi siano più alti. C'è anche tanta casualità nel calcio, basti pensare alla nostra incisività sulle palle inattive: domenica abbiamo segnato due gol su calcio d'angolo, ma durante l'anno è stata una situazione sfruttata pochissimo nonostante la fisicità delle ragazze". Il Livorno ripartirà dal suo allenatore per la nuova avventura: "Servirà sicuramente qualche innesto - chiosa Carola - la C è logorante e c'è bisogno di una rosa ampia. Poter contare sulla Juniores è importante, con l'obiettivo di continuare a sfornare talenti".

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