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Livorno, la grande occasione di Lo Faso: "Sì, qui mi gioco la carriera"

Il fantasista, che debuttò in serie A con la maglia del Palermo a soli 18 anni, cerca il rilancio in maglia amaranto: "Questa la stagione della rinascita". Presentati anche Karkalis, Bruno, Bontempi, Ivani e Belli

L'esordio in Serie A con il suo Palermo ad appena 18 anni contro il Milan di fronte ad oltre trentamila spettatori, dieci presenze nel massimo campionato italiano alla sua prima avventura tra i grandi, il passaggio alla Fiorentina e la trafila nelle rappresentative giovanili della Nazionale italiana. Sembrava un predestinato, Simone Lo Faso, fantasista classe 1998 che, agli esordi, aveva incantato tutti. Poi tanti, troppi seri infortuni, che ne hanno frenato l'ascesa fino alla decisione, nella passata stagione, di scendere fino alla serie D alla Folgore Caratese per ritrovarsi. Un'annata soddisfacente per lui, che, in Brianza, ha finalmente vissuto un intero campionato libero da guai fisici, raccogliendo trentadue presenze arricchite da quattro reti. Ed ora l'occasione Livorno, decisiva per il suo futuro: Sì, qui mi gioco la carriera", ha dichiarato Lo Faso, presentato ufficialmente dal ds Marco Braccini insieme a Francesco Karkalis (difensore classe 1995), Andrea Bruno (difensore classe 2001), Matteo Bontempi (difensore classe 2004), Cesare Ivani (esterno classe 2004) e Cristian Belli (centrocampista classe 2003).

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Cesare Ivani, Cristian Belli, Matteo Bontempi, Francesco Karkalis, Andrea Bruno, Simone Lo Faso-2

Lo Faso: "La stagione della rinascita, per me e per questa società"

"Questa stagione per me deve essere quella della rinascita, così come per questa società - ha affermato Lo Faso -. Avevo bisogno di questa opportunità dopo aver passato alcuni momenti difficili: quando le cose non vanno bene, diventa complicato trovare chi ti rimane al tuo fianco e a volte ti senti solo. Voglio ringraziare i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto e che non mi hanno mai abbandonato. Quella appena iniziata sarà la stagione decisiva per la mia carriera: non c'era piazza migliore di questa in cui ripartire. Ho fatto vedere ancora poco di quello di cui sono capace"

"Quest'estate - ha aggiunto il fantasista - mi sono allenato con il Resuttana San Lorenzo, che ringrazio, e adesso cercherò di arrivare gradualmente al 100% della condizione. Il mio ruolo? Sono una mezzapunta, ma posso giocare anche da attaccante e da esterno, come accaduto nello scorso anno. Il campionato?. L'importante sarà non far fuggire via nessuno in testa al classifica. Per il resto dovremo pensare soltanto a noi stessi, dando tutto ogni domenica".

Francesco Karkalis-2
(Il difensore Francesco Karkalis)

Karkalis: "Voglio tornare tra i professionisti con questa maglia"

"Quest'esperienza per me è un punto di partenza, negli ultimi anni ho vissuto stagioni particolari e sono felicissimo di aver ricevuto questa opportunità - ha dichiarato Francesco Karkalis, che nel corso della sua carriera ha militato a lungo in serie C -. C'è voglia da parte di tutti di fare un grande campionato e spero che possa essere l'anno buono per tornare nei professionisti insieme a questa piazza. Per raggiungere l'obiettivo sarà determinante l'unione del gruppo. Il mio ruolo? So ricoprire diverse posizioni: ho fatto il centrale, il terzino e l'esterno di centrocampo, ma forse il ruolo che sento più mio è quello di terzo a sinistra nella difesa a tre. Sappiamo che la D è un campionato difficile che si basa molto sulla fisicità - ha poi aggiunto il difensore -, noi siamo stati bravi ad immedesimarci subito nella categoria e a ottenere una vittoria su un campo difficile. Dobbiamo continuare così".

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(Cesare Ivani e Matteo Bontempi con il ds Marco Braccini)

Bontempi: "Livorno piazza storica, impossibile dire di no"

"Mi sono trovato subito bene all'interno di questo gruppo - ha raccontato Matteo Bontempi, cresciuto nel settore giovanile del Gubbio e lo scorso anno nella Primavera del Verona -. C'è grande differenza tra settore giovanile e prima squadra, ma è una tappa che fa parte del percorso di crescita. Per me è un onore e un piacere giocare con calciatori esperti come Russo. Perché Livorno? Questa è una piazza storica. Sono stato chiamato per fare un campionato importante ed era impossibile dire di no". 

Ivani: "Un onore essere qui"

"Ho avuto modo di debuttare subito in una partita molto tirata ed ho potuto immediatamente constatare cosa significhi giocare tra i grandi - ha dichiarato Cesare Ivani, arrivato in prestito dallo Spezia -. Per me è davvero un onore condividere lo spogliatoio con calciatori che hanno giocato per tanti anni nei professionisti. Le mie caratteristiche? Mi piace spingere e provare a creare la superiorità numerica, soprattutto negli ultimi metri. Sono stato impiegato sia a destra che a sinistra e nel corso degli anni ho imparato a giocare sia come terzino che come quinto di centrocampo".

Cristian Belli e Andrea Bruno-2
(Cristian Belli e Andrea Bruno)

Bruno: "Non ero abituato a giocare davanti a tutta questa gente"

"Scendere di categoria è forse un rischio, ma alla chiamata del Livorno non potevo dire di no: è una grande piazza e vogliamo lottare per il vertice - ha affermato Andrea Bruno, nella scorsa stagione in C prima all'Entella e poi al Legnago -. Domenica, a Civita Castellana, è stata per me un'emozione bellissima giocare davanti a tutti questi tifosi, non c'ero abituato. Sappiamo che ci aspetta un campionato complicato, come abbiamo visto contro la Flaminia non ci saranno partite facili. Le avversarie più temibili? L'Arezzo in testa, ma anche Grosseto e Seravezza. Posizione in campo? Non ho particolari preferenze, ho giocato sia a tre che a quattro dietro. Credo che la duttilità sia uno dei miei punti di forza".

Belli: "Un'emozione unica giocare davanti a questa tifoseria"

"Il primo impatto con la tifoseria è stata un'emozione unica, sono rimasto sbalordito dal numero di supporter che ci hanno seguito fino a Civita Castellana e dal loro calore - ha detto Cristian Belli, ex Spoltore e Chieti -. Giocare davanti ad un pubblico così è qualcosa di fantastico. Il mio ruolo? In mezzo al campo è la zona dove mi trovo meglio, ma sono pronto a mettermi a disposizione del mister: darò il massimo in qualsiasi posizione verrò utilizzato".

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