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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Livorno, Toccafondi suona la carica: "Con il Figline dei polli, ora petto in fuori e coraggio per prenderci la Serie D"

Il presidente amaranto dispensa serenità nell'ambiente dopo il clamoroso ko interno con i gialloblù nella prima giornata della poule promozione: "Ancora nove punti in palio, vogliamo prenderli tutti"

Una sanguinosa sconfitta, che ha fatto iniziare nel peggior modo possibile il cammino di Vantaggiato e compagni nella poule promozione ma che, in ottica futura, non compromette ancora niente. Passati due giorni dal clamoroso ko interno con il Figline, con i gialloblù che hanno espugnato l'Armando Picchi nel finale sfruttando la superiorità numerica scaturita dalle espulsioni di Luci e Torromino, è stato direttamente il presidente Paolo Toccafondi a suonare la carica nell'ambiente amaranto, esortando la squadra a vivere con il giusto spirito le rimanenti tre sfide da cui è atteso il Livorno nella strada che porta verso la Serie D. "Petto in fuori e sorriso sulle labbra, voglio vedere coraggio in campo", ha ribadito più volte il patron in conferenza stampa.

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Toccafondi: "Con il Figline siamo stati dei polli, ora in campo con coraggio per raggiungere la D"

"Che non sarebbe stata una passeggiata già lo sapevamo - ha dichiarato Toccafondi -. Abbiamo iniziato questo percorso il 16 agosto in una situazione in cui mancava tutto. In poco tempo, lavorando con serenità, siamo riusciti ad allestire una squadra di valore per la categoria. Adesso dobbiamo finalizzare il lavoro che abbiamo portato avanti fin qui con passione. Noi ovviamente speriamo che la nostra stagione il prossimo 15 maggio (data dell'ultima giornata della poule promozione, ndr) sia terminata, ma se così non fosse non ne faremo un dramma: vorrà dire che lavoreremo un mese in più. La cosa importante - ha sottolineato - è raggiungere l'obiettivo finale".

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"Domenica siamo stati dei polli - ha continuato Toccafondi -, ho parlato con lo staff tecnico ed i giocatori di quanto è successo. È inutile soffermarsi sui singoli e commentare gli episodi che si sono verificati, anche se, rivedendo le immagini, devo dire che l'espulsione di Luci non c'era. È pero fuori luogo dimostrare la nostra forza con gesti che, con il calcio, non c'entrano niente. Capisco che sia fisiologico accusare un po' di ansia quando si avvicina l'obiettivo, ma queste sono partite da vivere con coraggio ed entusiasmo: se le viviamo con questo spirito, è più facile vincere che perdere considerati i valori che abbiamo. È la testa, adesso, a fare la differenza. Ci vuole petto in fuori e sorriso sulle labbra. Non succederà - ha aggiunto -, ma se dovessimo morire dovremo farlo dopo aver aver messo in campo il giusto atteggiamento".

"I tifosi? Encomiabili, devono essere il nostro esempio"

"A me non importa niente quanto finirà Figline-Tau - ha affermato Toccafondi commentando il calendario della poule promozione - . Noi abbiamo ancora tre gare da giocare: con sette punti la promozione è matematica, ce ne sono in palio nove ed io voglio farli tutti, a partire da quelli di domenica prossima. Noi abbiamo un gruppo sano, all'interno del quale non ci sono prime donne: abbiamo tutte le carte in tavola per raggiungere il nostro obiettivo. Ripeto, dobbiamo avere coraggio e la sfrontataggine di dire "noi siamo il Livorno", senza però mai mancare di umiltà e rispetto nei confronti degli avversari. Quella di domenica, semmai ce ne fosse stato bisogno, è una bella sveglia".

L'ultimo pensiero del presidente amaranto, infine, è stato per i supporter, che domenica, contro il Figline, non hanno mai smesso di incitare la squadra: "Dobbiamo prendere esempio dai nostri tifosi, che sono stati esemplari - ha detto -. Sono stati encomiabili durante la partita ed intelligenti alla fine: hanno subito capito che è necessario bypassare le difficoltà per raggiungere l'obiettivo. Ad agosto - ha poi concluso - dissi che la sciarpa amaranto avrei dovuto meritarla prima di metterla: ecco, adesso vorrei tanto poterla indossare".

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